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I migliori al servizio tra i probabili contendenti per il Roland Garros

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Pubblicato il 21 maggio 2017 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati

// Archiviati gli Internazionali d’Italia con la vittoria di Alexander Zverev, l’attenzione si concentra ora sul Roland Garros. Con l’assenza di Roger Federer, la prima dal 1999 non dovuta a infortunio, i quattro nomi più accreditati per la vittoria finale sono quelli di Rafael Nadal, Dominic Thiem, Novak Djokovic e Andy Murray. Vediamo cosa può rivelare l’andamento della stagione sulla terra battuta in merito allo stato di forma di questi giocatori alla vigilia del secondo Slam dell’anno.

Nadal è il favorito assoluto

Con tre tornei vinti, Rafael Nadal è, meritatamente, il favorito assoluto per il suo possibile decimo titolo a Parigi e il 53esimo sulla terra. L’unica sconfitta di Nadal sulla terra è arrivata agli Internazionali d’Italia da Thiem, il giocatore che, è interessante notare, dopo Nadal ha vinto più partite sulla terra, come mostra l’immagine 1 (nella versione originale, è possibile visualizzare i singoli valori puntando il mouse sul grafico, n.d.t.). Thiem quindi potrebbe rappresentare la minaccia più concreta sul cammino di Nadal.

IMMAGINE 1 – Partite giocate e vinte nei tornei sulla terra di preparazione al Roland Garros

All’inizio della stagione sulla terra, grandi attese erano riposte su Murray e Djokovic, numero 1 e 2 della classifica mondiale. Nessuno dei due però è riuscito a conquistare anche un solo Master 1000. La delusione di questa statistica è ancora più evidente se si considera che Murray non ha mai giocato contro Nadal sulla terra nel 2017 e Djokovic l’ha affrontato solo una volta nella semifinale di Madrid.

Djokovic difenderà a Parigi la vittoria del 2016, ma sinora abbiamo visto solo sprazzi del livello di gioco che è riuscito a esprimere lo scorso anno. Va detto che i momenti migliori per lui sono arrivati durante gli Internazionali d’Italia e potrebbero essere il primo vero segnale positivo di adattamento in seguito alla decisione di allontanare i suoi più stretti collaboratori. Va poi visto quale impatto avrà sul gioco di Djokovic l’arrivo di Andre Agassi in qualità di allenatore per il Roland Garros.

Murray un punto di domanda

Anche di fronte a tutte le incertezze che circondano Djokovic, è Murray a rappresentare il più grosso punto di domanda. La sua percentuale di vittorie sulla terra nel 2017 è stata solo del 50%. Solamente in un torneo dei quattro che ha giocato è riuscito a vincere più di due partite. Un risultato sorprendente vista la finale a Parigi nel 2016 e la prima posizione mondiale dalla fine della stagione scorsa. Murray è certamente in una condizione più precaria di Djokovic e i motivi del suo calo di rendimento sono ancora più misteriosi.

Le vittorie sono uno dei parametri di valutazione. In presenza di un format al meglio dei 5 set, come quello degli Slam, è però importante analizzare in maggiore dettaglio come le vittorie sono arrivate per comprendere le reali possibilità di conquista di uno dei quattro tornei più importanti dell’anno.

Come mostrato nell’immagine 2, ho analizzato le prestazioni al servizio nei tornei sulla terra dei quattro giocatori considerati. Dato che la prestazione al servizio verrà necessariamente influenzata dalla qualità del giocatore alla risposta, sono numeri corretti per la bravura alla risposta dell’avversario, nel tentativo di annullare l’effetto generato dall’avversario quando si mettono a confronto prestazioni al servizio di diversi giocatori.

Nadal è davanti a tutti con una media ponderata di punti vinti al servizio del 75%, Murray è ultimo con una sconcertante media del 60%. Thiem è dietro Nadal con il 71% e Djokovic è penultimo con il 67%.

IMMAGINE 2 – Prestazione al servizio sulla terra per i favoriti alla vittoria finale del Roland Garros

La continuità di Thiem al servizio

Oltre a distanziare gli altri di diversi punti percentuali, Nadal ha mantenuto una continuità ragguardevole. Solo in tre partite la sua prestazione al servizio è stata al massimo del 60%, appunto la prestazione media di Murray. È Thiem però a battere Nadal in termini di continuità al servizio, con una sola partita in cui ha raggiunto al massimo il 60%, la netta sconfitta da Djokovic agli Internazionali d’Italia, partita arrivata dopo intense settimane di altissimo tennis sulla terra.

Sia Thiem che Djokovic hanno fatto vedere di poter capitalizzare sul miglioramento dello stato di forma al progredire della stagione, che potrebbe essere un vantaggio superiore a quanto la media della prestazione al servizio suggerirebbe. Murray invece non ha ancora avuto un buon risultato sulla terra.

Pur rappresentando uno dei tanti aspetti del gioco, il servizio diventa elemento critico per mettere insieme le sette vittorie che portano a un titolo Slam. Nadal è il favorito, seguito a ruota da Thiem. Se riuscisse a trasferire a Parigi il livello di gioco espresso agli Internazionali d’Italia, Djokovic potrebbe porsi come serio ostacolo per Nadal e Thiem. Per evitare un’altra sconfitta nei primi turni, Murray dovrà fare molta strada in salita. Se vuole tornare in finale, servirà un recupero della stessa portata di quello mostrato dai Cleveland Cavaliers nelle finali NBA 2016. ◼︎

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