Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

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Dominic Thiem, specialista vecchia scuola della terra battuta

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Pubblicato il 24 febbraio 2018 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati

// Con un calendario pesantemente orientato ai tornei sul cemento, non sono rimasti molti specialisti della terra battuta. I migliori tra quelli che primeggiano sulla terra sono costretti ad adattare il loro gioco anche ai campi più veloci, in cemento o erba.

Oltre ai dieci Roland Garros, Rafael Nadal ha vinto altri sei Slam, mentre sia Pablo Carreno Busta che Diego Schwartzman hanno vinto tornei del circuito maggiore sul cemento. Nel circuito Challenger, si riesce a giocare quasi esclusivamente sulla terra, ma è praticamente impossibile rientrare tra i giocatori che abitualmente frequentano i tornei ATP senza aver vinto qualche partita sul veloce.

Il rendimento di Thiem è tanto scarso sul cemento quanto forte sulla terra

Dominic Thiem regge il confronto sulle superfici veloci ma, più di qualsiasi altro giocatore del circuito, è decisamente più forte sulla terra. Nelle ultime 52 settimane ha vinto 25 partite su 31 sulla terra, rispetto a 24 su 42 sulle altre superfici.

Contro i primi 10 della classifica, il suo è un record rispettabile di 7 vinte e 9 perse sulla terra (ancora più valido se si considera che in 12 di quelle partite ha dovuto giocare contro i Fantastici Quattro, di cui sette contro Nadal, e due delle altre contro Stanislas Wawrinka), contro un record estremamente negativo di 2 vinte e 15 perse sul cemento.

Se, come ho fatto io, vi siete abituati all’idea di pensare a Thiem come un solido ma non particolarmente minaccioso membro dei primi 10, non avete probabilmente realizzato quanto sia scarso il suo rendimento sul cemento o quanto sia diventato forte sulla terra.

Guardando solo ai risultati sulla terra, Thiem è il secondo miglior giocatore. Stando alle valutazioni Elo specifiche per la terra, Thiem supera tutti tranne Nadal e Novak Djokovic, la cui valutazione riflette il livello raggiunto nell’ultima occasione in cui ha giocato e che molto probabilmente stimerà in eccesso la sua bravura quando rientrerà dall’infortunio.

Thiem insegue Nadal di circa 180 punti, 2410 contro 2235, che significa che in uno scontro diretto ci si attende che Thiem vinca solo il 26% delle volte. Quando però mettiamo Thiem a confronto con il resto del gruppo ed escludiamo i malandati Djokovic, Wawrinka, Andy Murray e Kei Nishikori – insieme a Roger Federer che non gioca più sulla terra – la sua posizione appare molto più favorevole. Il giocatore più bravo sulla terra dopo Thiem, Alexander Zverev, è dietro di circa lo stesso margine, 170 punti.

Contrapposizione Elo di Thiem tra terra e cemento

Una valutazione Elo sulla terra di 2200 è indicazione affidabile di uno status elitario nel tennis. Nell’era Open, solo 29 giocatori hanno raggiunto quel livello, 22 dei quali possono vantare almeno un titolo dello Slam. Tra i giocatori in attività, solo i Fantastici Quattro, Nishikori, Juan Martin Del Potro, David Ferrer e Thiem appartengono a quel club.

L’aspetto per cui si distingue Thiem è la contrapposizione tra i suoi successi sulla terra e la mediocrità sul cemento. Dopo aver vinto a Buenos Aires nel 2017, la sua valutazione Elo specifica per la terra era di 2234, rispetto a una valutazione per il cemento di 1869.

La prima, come visto, vale un terzo posto complessivo, secondo se si escludono i risultati di Djokovic sempre più datati; la valutazione di 1869 lo mette al 31esimo posto del circuito, dietro a Schwartzman, Damir Dzumhur e Fabio Fognini.

Nessun giocatore in attività è oggi uno specialista della terra – nel senso di avere risultati su quella superficie di gran lunga migliori di quelli sul cemento – di quanto non lo sia Thiem (ci sono differenze ancora più accentuate tra l’erba e il cemento o la terra, ma la brevità della stagione sull’erba comporta che molte di quelle differenze siano basate solo su campioni di dati di dimensioni ridotte).

Il rapporto tra la valutazione Elo di Thiem sulla terra e quella sul cemento – di nuovo 2334 e 1869 punti – è di 1.20, ben al di sopra di quella di tutti gli altri giocatori in attività con una valutazione Elo sulla terra di almeno 1800. Al secondo posto troviamo Simone Bolelli, con 1.12, e una manciata di giocatori, tra cui Nadal, ottengono 1.10. La tabella riepiloga i primi 20 giocatori.

Giocatore      Elo terra   Elo cemento  Indice
Thiem          2234        1869         1.20
Bolelli        1834        1634         1.12
Nadal          2410        2182         1.10
Ramos          1873        1696         1.10
Delbonis       1869        1696         1.10
Carreno Busta  1921        1746         1.10
Cuevas         1873        1709         1.10
Almagro        1903        1755         1.08
Khachanov      1838        1701         1.08
Mayer          1878        1741         1.08
Bedene         1826        1695         1.08
Ferrer         2017        1894         1.07
Kohlschreiber  1951        1845         1.06
Wawrinka       2138        2027         1.06
Klizan         1800        1709         1.05
Pella          1825        1744         1.05
Coric          1830        1760         1.04
Verdasco       1863        1794         1.04
A. Zverev      2067        1997         1.04
Lopez          1830        1772         1.03

Valutazioni a senso unico più frequenti in passato

Alcuni decenni fa, quando i giocatori di vertice potevano dedicare più di due o tre mesi all’anno a fare incetta di punti sulla terra, valutazioni così a senso unico erano un po’ più frequenti.

Dei 29 giocatori che nella storia hanno superato una valutazione Elo sulla terra di 2200, 11 di loro in un certo momento hanno avuto un indice di almeno 1.20, tra cui Nadal, con una valutazione sulla terra all’inizio del 2008 del 20% più alta di quella sul cemento, e Sergi Bruguera, che ha raggiunto un valore massimo di 1.29.

Anche altri quattro vincitori di Slam – Bjorn Borg, Juan Carlos Ferrero, Thomas Muster e Guillermo Vilas – sono andati oltre l’1.20 nella loro carriera. Per avere un metro di paragone della specializzazione di Thiem, consideriamo che il valore più alto di Guillermo Coria è stato 1.19 e quello di Gustavo Kuerten 1.16.

Anche Ferrer, l’epitome dello specialista sulla terra battuta per una generazione di appassionati, non è mai andato oltre l’1.15 una volta che la sua valutazione Elo specifica ha superato la soglia dei 2000 punti.

Thiem ha tempo per acquisire dimestichezza sul cemento

La categoria che descrive perfettamente il rendimento di Thiem – quella degli specialisti sulla terra che invariabilmente si posizionano a metà classifica sul cemento – in larga parte fa riferimento a un’epoca precedente.

Se abbassiamo lo standard Elo di eccellenza sulla terra a un massimo in carriera di 2000 punti, equivalente al momento a circa la 15esima posizione sul circuito, otteniamo un gruppo di 145 giocatori dell’era Open.

Di questi, 65 (il 45%) sono stati a un certo punto così specializzati quanto Thiem ora, con un indice di valutazione terra-cemento di almeno 1.20. Ma solo cinque sono giocatori ancora in attività (Nadal, Thiem, Fognini, Pablo Cuevas, and Nicolas Almagro), e ben due terzi giocavano prima del 1995.

In alcune circostanze, giocatori con risultati sostanzialmente superiori sulla terra imparano a essere competitivi ad alto livello anche su superfici più veloci. Thiem ha 24 anni, e Nadal aveva un indice di specializzazione simile quando era ventiduenne. Ci sono stati altri grandi a godere di successi sulla terra all’inizio della carriera e che poi hanno acquisito dimestichezza anche sul cemento.

A questo riguardo, Thiem potrebbe aver bisogno di altro tempo prima di esplodere. Per quanto improbabile, nel momento in cui Nadal si ritirerà o perderà in competitività (se mai dovesse accadere), Thiem è destinato ad accumulare titoli ed emergere come il più forte giocatore sulla terra della sua generazione, a prescindere da un effettivo miglioramento del suo gioco sul cemento. ◼︎

Dominic Thiem, Old-School Clay Court Specialist

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