Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

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Alcune tra le imprese più sorprendenti nella storia recente degli Slam

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Pubblicato il 18 aprile 2020 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati

// Con molto tempo a disposizione per indugiare nei ricordi legati al tennis, ho pensato che sarebbe stato divertente fare una classifica delle imprese più incredibili negli Slam. A questo proposito, il guadagno ottenuto dal singolo giocatore in termini di valutazione del suo livello di bravura nel corso di un torneo è utile all’identificazione di risultati a sorpresa, in questo caso dagli anni 1990 a oggi.

Effetto sorpresa

Uno degli aspetti più interessanti dei sistemi di valutazione come Elo, basati cioè sulle probabilità, è che incorporano l’effetto sorpresa. L’aggiornamento della valutazione di un giocatore segue temporalmente i suoi risultati ed è di fatto una misura ponderata della prevedibilità o imprevedibilità del risultato. Quando Kevin Anderson ha sconfitto Roger Federer a Wimbledon 2018, alla vigilia della partita aveva solo una probabilità di vittoria su cinque. Si è trattato quindi di una sorpresa che ha dato una grande spinta alla sua valutazione. I sistemi di valutazione operano questi calcoli a ogni partita e per ogni risultato, fornendo così un’istantanea dell’effetto sorpresa consultabile in qualsiasi momento.

Sono variazioni parte del processo di auto-correzione di questo tipo di sistemi di valutazione. In generale, se un sistema è efficace non si lascia sorprendere troppo spesso. Ci sono però occasioni in cui una vittoria fa saltare il banco, pensiamo ad esempio a quella di Lukas Rosol contro Rafael Nadal a Wimbledon 2012. Non capita di frequente di assistere a vittorie a sorpresa di fila perché, se succede, significa che probabilmente si è verificato qualcosa di straordinario.

Possiamo provare a isolare quelle occasioni osservando il guadagno complessivo di punti validi per le valutazioni in un torneo (secondo il mio sistema di valutazioni Elo), dalla prima all’ultima partita giocata. Con le mie valutazioni storiche, che attualmente tornano indietro fino al 1990 per gli uomini e al 1997 per le donne, ho trovato che incrementi di almeno 160 punti rappresentano il 5% superiore dei risultati che sono andati oltre le attese negli Slam. Ci concentriamo quindi su questo 5%.

Uomini

Nel periodo considerato, solo due giocatori a fine di un torneo Slam sono riusciti a far aumentare la propria valutazione di più di 200 punti rispetto a quella iniziale. Il maggior guadagno in assoluto è stato di Gustavo Kuerten con la vittoria del primo Slam al Roland Garros 1997. Fuori dalle teste di serie, ha sorpreso davvero tutti. Anche con i punti guadagnati dopo ogni turno, era comunque il giocatore sfavorito in tutte le partite tranne una che, curiosamente, è stata la semifinale contro Filip Dewulf, sulla carta la partita più facile.

Il secondo posto è occupato da Andrei Medvedev (che non ha parentele con Daniil Medvedev), che ha raggiunto la finale del Roland Garros 1999, che si è poi rivelato anche il miglior risultato in uno Slam. Quella sconfitta è stata la sesta di fila contro Andre Agassi, e deve aver spento definitivamente la volontà di Medvedev nella conquista di un altro Slam.

IMMAGINE 1 – Primo 5% delle imprese più sorprendenti negli Slam maschili dal 1993 al 2020 sulla base del guadagno totale di punti del sistema di valutazione Elo

Nadal al Roland Garros

Prima del dominio di Nadal, ho sempre avuto l’impressione che il Roland Garros fosse tra i quattro Slam quello con i risultati più “strani”. E credo che questa ne sia una conferma. Non solo i due più sorprendenti sono in cima all’elenco, ma ben 8 dei 23 risultati che rientrano nel primo 5% sono di imprese avvenute sulla terra battuta di Parigi. Poi, dal 2005 al 2013, Nadal ha normalizzato la situazione a suo favore. Mi ha incuriosito quindi vedere che la sua vittoria al Roland Garros 2014 rientra tra le sorprese. Anche se Nadal non ha praticamente ottenuto punti dai primi quattro turni, la difficoltà delle vittorie contro David Ferrer, Andy Murray e Novak Djokovic (il quale aveva in quel momento una valutazione complessiva più alta) è stata sufficiente per un guadagno di 166 punti rispetto alla valutazione di inizio torneo.

Anche i nomi più prestigiosi

Ci sono poi anche alcuni dei nomi più prestigiosi del tennis maschile, e si può pensare che siano le loro prime vittorie di uno Slam. Non è così. C’è l’ultima vittoria agli US Open 2002 di Pete Sampras, dopo due anni di assenza dall’albo d’oro negli Slam. Per certi versi simile, c’è la vittoria di Djokovic a Wimbledon 2018, la prima dal Roland Garros 2016, in cui era riuscito a completare tutti i tornei Slam. Sono presenti anche Andre Agassi e Federer, in fasi diverse di rinascita della loro carriera.

Come qualche volta accade, la mancanza di dati può generare storie altrettanto interessanti. Nel caso delle sorprese negli Slam, i dati mancati si riferiscono alla lunga sequenza di risultati secondo pronostico tra la semifinale di Rainer Schuettler a Wimbledon 2008 e la vittoria di Nadal al Roland Garros 2014. Solo il titolo conquistato da Juan Martin Del Potro agli US Open 2009 ha interrotto brevemente le vittorie dei favoriti negli Slam, dando vita al periodo più continuo di risultati prevedibili negli Slam degli ultimi tre decenni.

La storia di Vladimir Voltchkov merita una nota finale. Nel 2000, Voltchkov, un giocatore juniores con poche sortite sul circuito maggiore, arrivò a Wimbledon con una valutazione appena superiore a 1600. Anche ispirato dall’epica del film Il Gladiatore di quello stesso anno, Voltchkov riuscì incredibilmente a sopravvivere ai primi 5 avversari per poi essere eliminato senza patemi da Pete Sampras nella sua unica semifinale Slam.

Donne

Purtroppo le mie valutazioni storiche per il tennis femminile non coprono un periodo così ampio. Però, anche dai soli risultati negli anni 2000 è chiaro che le imprese più sorprendenti hanno seguito dinamiche decisamente diverse da quelle degli uomini. In primo luogo, il Roland Garros compare solo una volta, quando Jelena Ostapenko ha vinto nel 2017 diventando la prima dopo Kuerten ha vincere uno Slam come primo torneo in assoluto del circuito maggiore.

Inoltre, la maggior parte delle sorprese più recenti si sono verificate agli Australian Open (8 delle 22 del grafico). La più inaspettata di questo gruppo è stata la vittoria di Serena Williams nel 2007, a seguito di una serie di infortuni che nel 2006 le avevano fatto saltare gran parte della stagione e retrocedere al numero 139 in classifica.

IMMAGINE 2 – Primo 5% delle imprese più sorprendenti negli Slam femminili dal 1999 al 2020 sulla base del guadagno totale di punti del sistema di valutazione Elo

Kim

Sembra quasi scritto che la vittoria agli US Open 2009 di Kim Clijsters dopo il rientro alle competizioni superi per sorpresa anche la vittoria di Serena nel 2007. Sono infatti le due giocatrici che meglio di tutte hanno gestito maternità e professionismo in momenti diversi della carriera. Se in molti erano convinti che Serena avrebbe vinto uno Slam poco dopo aver partorito, è in realtà Clijsters l’unica a raggiungere quel traguardo. E c’erano buone possibilità che almeno una delle sorelle Williams avrebbe interrotto il cammino di Clijsters, prima Venus negli ottavi di finale, con il 90% di probabilità di vittoria, e poi Serena in semifinale. Dopo solo un mese nel circuito maggiore, con un altro Slam vinto e 300 punti aggiunti alla sua valutazione, è Clijsters a ricevere il premio di impresa più sorprendete negli Slam degli ultimi trent’anni. ◼︎

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