Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Probabilmente il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Lorenzo Sonego a caccia di dritti

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Pubblicato il 17 gennaio 2024 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati

// Agli Australian Open di quest’anno, le tradizionali statistiche di fine partita — vincenti, errori non forzati, palle break vinte, etc — hanno acquisito un tocco eccentrico, con la grafica a mostrare l’aggiunta di una voce chiamata “ricerca del dritto sul terzo colpo”. È la prima volta che ne sento parlare. Si può trovare una specie di definizione in un articolo che acclama l’ampia disponibilità di dati forniti dal gruppo di statistici di Tennis Australia. La nuova metrica misura “le volte in cui il giocatore al servizio usa il dritto per il primo colpo dopo il servizio, come indicazione della volontà di comandare il punto”. Uhm…ok. In altre parole, se il servizio torna indietro, quanto spesso chi ha servito va con il dritto sul colpo successivo?

L’idea di fondo è piuttosto semplice. Si sente parlare spesso del “più uno” o “+1”, cioè il secondo colpo del giocatore al servizio. Se da un lato il servizio è il colpo in assoluto più importante nel tennis, dall’altro il +1 è l’opportunità di attacco immediatamente più cruciale, sia perché si presenta con facilità, sia perché offre la possibilità di determinare la direzione dello scambio, per quanto non necessariamente concluderlo da subito. È più facile dettare lo scambio con il dritto rispetto al rovescio, perché le traiettorie potenziali del dritto offrono più opzioni, e inoltre la maggior parte dei giocatori è più forte di dritto (la stessa grafica è presente anche nelle partite femminili, ma in questa analisi mi concentro sugli uomini). Se lo scopo è comandare lo scambio con il +1, è meglio colpire di dritto che di rovescio e quindi un valore più alto di “ricerca del dritto sul terzo colpo” porta a risultati più incisivi.

IMMAGINE 1 – Statistiche di riepilogo agli Australian Open 2024 con indicazione della “ricerca del dritto sul terzo colpo”

Prima di procedere, è un nome che proprio non riesco a usare, è troppo lungo e crea confusione. Lo chiamerò invece “% di dritto sul terzo colpo”, in breve “%3D”.

Se l’idea di fondo è semplice, la statistica in sé lo è meno. Credo che “%3D” implichi qualcosa come: “quanto intensamente il giocatore al servizio ha cercato il dritto con il +1”? Un’ulteriore implicazione è: “quanto efficacemente il giocatore alla risposta è riuscito a evitare che l’avversario colpisse il dritto con il +1”? Questa domanda porta a un’ennesima: “quanto abilmente il giocatore al servizio ha evitato che la risposta arrivasse sul suo rovescio”? Si può pensare di separare alcune di queste domande, ma c’è molto lavoro preparatorio prima di arrivarci.

Qual è la normalità?

Ci sono dei numeri accanto alla voce “ricerca del dritto sul terzo colpo” sulla grafica televisiva. Sono dei numeri validi? L’indice %3D può essere calcolato sfruttando il Match Charting Project, con a disposizione migliaia di occorrenze da computare. Considerando le partite maschili dal 2014, in media il %3D è del 64.7%. Il 33% centrale delle partite-giocatore ricade nell’intervallo tra il 59.3% e il 70.9%. Meno del 60% e c’è qualcosa che non va, che sia una preferenza per il rovescio o che l’avversario è in giornata di gloria. Più del 70% e tutto procede per il verso giusto con il +1. Alcuni giocatori si trovano costantemente ai margini della distribuzione. La tabella mostra i numeri in carriera per i primi 10 in attività rispetto a questa statistica, insieme ad altri quindici giocatori d’interesse.

Giocatore            %3D  
Lorenzo Sonego       78.6%  
Rafael Nadal         77.7%  
Joao Sousa           77.6%  
Denis Shapovalov     77.1%  
Albert Ramos         76.0%  
Jeremy Chardy        75.7%  
Milos Raonic         74.6%  
Stefanos Tsitsipas   74.4%  
Casper Ruud          73.9%  
Grigor Dimitrov      73.9%  
* * * * * * * * * * * * *                    
Holger Rune          69.7%  
Dominic Thiem        69.3%  
Hubert Hurkacz       67.5%  
Carlos Alcaraz       67.2%  
Andrey Rublev        64.7%  
Jannik Sinner        62.6%  
Alex de Minaur       61.2%  
Stan Wawrinka        60.9%  
Andy Murray          60.0%  
Taylor Fritz         58.3%  
Diego Schwartzman    56.9%  
Novak Djokovic       56.2%  
Frances Tiafoe       55.8%  
Alexander Zverev     51.1%  
Daniil Medvedev      50.0%

Ed ecco che troviamo Lorenzo Sonego!
Guardando la parte alta dell’elenco ci si rende conto del tipo di stile di gioco associato a molti dritti con il +1. Anche avere un grande servizio aiuta, come essere mancini, forse perché tutti si allenano duramente per rispondere sul rovescio di un destrimane. Ci sono giocatori più specializzati sulla terra, meno abituati a pensare al servizio come un colpo che chiude lo scambio, più attenti invece a come può impostare il punto. Aiuta anche cercare di colpire il +1 di dritto più frequentemente: né Alexander ZverevDaniil Medvedev sembrano pensarla in questo modo, quindi il loro basso %3D non è dovuto a una mancanza di volontà.

Ma è davvero importante a qualcosa?

Sarebbe uno spreco enorme di spazio in tv e di tempo dedicato in allenamento se il %3D non avesse una correlazione con i punti conquistati. Per fortuna della saggezza popolare, così è: un +1 di dritto favorisce la vittoria del punto per il giocatore al servizio più di un +1 di rovescio.

Il 57.5% dei +1 di dritto si traduce in un punto vinto, contro il 50.9% dei +1 di rovescio. È un rapporto di 1.13, un numero che ci servirà da riferimento a breve. Il valore del +1 di dritto dipende dal giocatore in questione. Matteo Berrettini vince il 58.5% dei +1 di dritto ma solo il 44.6% dei +1 di rovescio. Si tratta di un rapporto di 1.31, tra i più alti per i giocatori in attività. Per lui quindi, il %3D conta molto: a parità di altre condizioni, più scambi con il dritto sul +1 migliore il risultato complessivo (una nota cautelativa però: il marginale +1 di dritto — vale a dire l’ulteriore risposta su cui avrebbe potuto spostarsi per colpire di dritto, senza però averlo fatto — potrebbe non arrecare benefici. Si presume che Berrettini sia consapevole del suo talento e colpisca di dritto solo in quelle situazioni che aumentano la probabilità di vittoria. Il marginale +1 di dritto, per un giocatore del suo tipo, è un abbandono disperato del campo verso il corridoio del doppio).

Per altri giocatori la scelta del +1 è quasi irrilevante. Zverev vince il 56.7% dei +1 di dritto e il 52.8% dei +1 di rovescio, un rapporto di 1.07. Il resto dei primi 10 ha una differenza più ampia, ma ci sono anche esempi più estremi, come quello di Adrian Mannarino, che vince più punti con il +1 di rovescio che di dritto, il 55.4% contro il 52.3%. Sonego, il campione del %3D, ottiene quasi lo stesso vantaggio dal +1 di dritto di Berrettini, vincendo il 57.1% contro il 44.4% dei + 1 di rovescio. Non è facile cercare il suo rovescio in risposta, ma ne vale la pena.

E rispetto alla prima e alla seconda di servizio?

La grafica televisiva non sembra separare la “ricerca del dritto sul terzo colpo” in termini di prima e seconda di servizio. E invece dovrebbe farlo, perché l’impatto del servizio si ripercuote sulle fasi iniziali dello scambio. La tabella mostra alcune delle medie del circuito che ho citato in precedenza come %3D, punti vinti con i +1 di dritto e i +1 di rovescio, suddivisi per punti giocati con la prima e con la seconda di servizio.

MEDIE     %3D     %V D    %V R   
Prima     71.1%   60.3%   53.9%  
Seconda   55.2%   52.2%   48.1%
Totale    64.7%   57.5%   50.9% 

I giocatori con un servizio potente generano risposte più deboli (e meno direzionate), che favoriscono il dritto. Sulla seconda, i giocatori riescono a colpire di dritto solo sul 55% dei +1. Di converso, lo scostamento nei punti vinti non è altrettanto marcato. È interessante il caso fuori dal coro di Andrey Rublev, che trova il dritto nell’80% dei +1 sulla prima, uno dei numeri più alti nel circuito. Sulla seconda invece, i +1 di dritto sono solo il 43% delle volte, uno dei più bassi! La debolezza della sua seconda non è un segreto, ma una differenza così rilevante resta comunque una sorpresa.

Sonego ricade in una casistica più comune: molti più +1 di dritto sulla prima che sulla seconda (83% contro 71%) e un esito ben diverso tra dritto e rovescio a prescindere dal servizio.

Trasformare dall’angolo del rovescio

Con poche eccezioni come Mannarino, quasi tutti i giocatori vogliono colpire +1 di dritto quanto è possibile fare. Se la risposta arriva sul lato del dritto, tireranno ovviamente di dritto, se invece è al centro, o è un dritto automatico o la facile decisione di girare intorno alla palla per evitare il rovescio. La vera scelta si presenta quando la risposta è sul lato del rovescio. Siamo ora nel territorio d’azione del Match Charting Project. Non so se gli Australian Open possiedono dati per scendere a questo livello di dettaglio e comunque probabilmente non lo farebbero vedere in televisione. In questo angolo di internet invece si può.

Circa un quarto delle risposte valide tornano dal lato del rovescio del giocatore al servizio. Ernests Gulbis definisce lo standard per il +1 di rovescio, girando intorno alla palla per andare di dritto solo il 2% delle volte. In media, i giocatori vanno con il dritto il 26.6% delle volte. Anche Zverev e Medvedev scelgono qualche volta di spostarsi per giocare il dritto, rispettivamente il 9% e l’8%. Sonego s’impone anche qui: gira intorno al rovescio il 49% delle volte, vincendo il 53% di quei dritti sul +1 contro il 47% dei rovesci che non può evitare. Nessun altro in attività crea così tante opportunità con il dritto. Dei giocatori che si sono ritirati presenti nel database, solo Carlos Moya e Leonardo Mayer erano così estremi. La tabella mostra le stesse medie del circuito della precedente, limitata però ai punti con risposta sul lato del rovescio.

LATO ROVESCIO   %3D     %V D    %V R 
Prima           34.9%   61.3%   53.0%  
Seconda         16.9%   52.3%   47.3% 
Totale          26.6%   58.7%   50.0% 

Può essere che alcuni giocatori, per quanto forse non Sonego, stiano rinunciando a dei punti. Mi sorprende infatti vedere che la differenza nella percentuale di punti vinti tra il rovescio e dritto sul +1 sia maggiore nel caso di risposte sul rovescio che per le risposte di qualsiasi tipo. Le risposte sul rovescio sono in qualche modo tutte molto simili, certamente più simili delle varie combinazioni di risposte a disposizione. Mi aspetterei quindi che i giocatori trovassero un equilibrio dettato dal girare intorno a un numero sufficiente di colpi così che le percentuali vincenti di dritto e rovescio finiscano per equivalersi. Forse alcuni giocatori sovrastimano la bontà del loro rovescio, o forse non vogliono fare figure da dilettanti spostandosi eccessivamente nel corridoio del doppio. Oppure ancora sanno perfettamente quello che fanno e sono io che dovrei smettere di fare ipotesi.

A caccia di Alcaraz

Sonego ha battuto Daniel Evans agli Australian Open, guadagnandosi una sfida al secondo turno contro Alcaraz, testa di serie numero 2. Per quanto a Sonego servirà qualcosa in più che ricercare il dritto per massimizzare il %3D, sarà per lui sicuramente uno schema importante. Alcaraz è più bravo del giocatore medio a rispondere sul lato del rovescio di chi è al servizio, riuscendoci il 30.8% delle volte rispetto al 27% degli altri. Questo non lo rende però altrettanto efficace nell’evitare di subire il +1 di dritto degli avversari, che ci arrivano il 64.5% delle volte, praticamente come la media del circuito. Lo stesso si verifica quando separiamo prima e seconda di servizio, perché Alcaraz non evita o incoraggia il +1 di dritto.

Ci sono naturalmente giocatori alla risposta che limitano con continuità le opzioni del +1; altri sono costretti a subire una tempesta di dritti. Jenson Brooksby consente il +1 di dritto solo per il 57.7% delle sue risposte; Andy Murray e (a sorpresa?) Rublev non vanno sopra al 59% dell’avversario. All’opposto, Cameron Norrie permette a chi sta dall’altra parte della rete di andare sul +1 di dritto quasi tre quarti delle volte. È uno dei molti mancini che entra in difficoltà su questo parametro: visto che le risposte al servizio sono molto più spesso esse stesse dei rovesci, i mancini devono più frequentemente cercare il lungolinea per mettere la palla sul lato del rovescio di un destrimane, cosa che Norrie gestisce solo un quinto delle volte.

Risposte ben piazzate portano punti, come forzare il giocatore al servizio a un +1 di rovescio. Alcaraz però è dimostrazione che si può scommettere su di lui sul quarto punto e oltre. Anche se gli avversari giocano molti +1 di dritto, non importa quale sia la decisione sul secondo colpo comunque faticheranno a vincere il punto. Prime, seconde, +1 di dritto o di rovescio…Alcaraz batte la media del circuito di diversi punti percentuali in ogni categoria. La tabella mostra la differenza, in punti percentuali, tra il rendimento contro Alcaraz e il giocatore medio.

CONTRO ALCARAZ   rel %V D   rel %V R    
Prima            -6.9%      -2.5%  
Seconda          -2.2%      -5.0% 
Totale           -5.7%      -3.5% 

In altre parole, un +1 di dritto ha 5.7 punti percentuali di probabilità in meno di essere efficace contro Alcaraz che contro un giocatore medio del circuito. Si tratta di un margine significativo per un colpo che rientra in quasi la metà degli scambi tipici di un giocatore al servizio.

È divertente conoscere questa caratteristica così unica del gioco di Sonego, come lo è vedere da quali posizioni anomale in campo colpisce un dritto a uscire. Potrebbe anche essere utile sapere la sua statistica di ricerca del dritto alla fine della partita contro Alcaraz. Ma “impostare il punto” e “vincere il punto” sono due situazioni ben diverse. Sonego potrebbe andare a caccia di abbastanza dritti da riuscire nella prima, ma per la seconda è tutta un’altra questione (Alcaraz lo ha infatti poi eliminato con il punteggio di 6-4 6-7 6-3 7-6. Il %3D di Sonego è stato dell’82% contro il 62% di Alcaraz, n.d.t.). ◼︎

Can Lorenzo Sonego Hunt Down Enough Forehands?

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