Pubblicato il 31 gennaio 2022 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati
// L’ultima finale Slam in Australia non è andata come Daniil Medvedev avrebbe voluto. Questo però non toglie nulla al fatto che sia uno dei giocatori di maggior successo della sua generazione e il solo tra i primi 10 del momento ad aver vinto uno Slam, escludendo naturalmente Novak Djokovic e Rafael Nadal.
In questo articolo, analizzo il ruolo avuto dal carico di gioco sul percorso di Medvedev alla più importante vittoria a oggi della sua carriera. Pur mancando di una definizione organica, il carico di gioco è un termine abusato nello sport. Per quanto non ci sia accordo sul modo migliore di considerarla, la fatica che si accumula partita dopo partita rimane un fattore importante, utile per un tentativo di quantificazione.
In un precedente articolo, ho introdotto una misurazione del carico di gioco per il tennis, rappresentata dal tempo complessivo impiegato in campo. Il tempo è una misura secca del carico, visto che ignora completamente qualsiasi elemento delle dinamiche che si creano nello scambio. Però ha il vantaggio di essere un dato noto per ogni partita professionale, così da renderlo analizzabile.
Carichi di gioco tipici e atipici
Qual è il tipico carico di gioco di un torneo Slam? Prendendo le partite di singolare maschile dal 2011 al 2021, e senza distinguere per superficie, il grafico dell’immagine 1 mostra che in media il carico è dalle 7.5 alle 10 ore fino ai quarti di finale, dalle 10 alle 12.5 ore fino alle semifinali e dalle 12.5 alle 15 ore fino alla finale. Di fatto, il tipo di progressione che ci si aspetta quando la durata classica di una partita Slam è di 2.5 ore.
IMMAGINE 1 – Grafico a scatole del carico di gioco per turno di singolare maschile negli Slam per il periodo dal 2011 al 2021
L’effetto carico sulle vittorie
In precedenza, ho usato una regressione per far vedere che l’aumento del carico di gioco sembra avere un impatto negativo sulla probabilità di vittoria, dopo aver fattorizzato la previsione di vittoria pre-partita in termini di valutazione Elo dei giocatori. Utilizzando lo stesso modello e adattandolo a una base dati più aggiornata, quel rapporto di causa-effetto mantiene validità. Per ogni ora aggiuntiva di gioco in campo rispetto al carico medio di gioco di ciascun turno, il decennio passato di risultati Slam suggerisce che la probabilità di vittoria si riduce del 5.6%, con una significatività dello 0.058.
L’immagine 2 mostra le conseguenze dell’effetto carico per diversi valori di carico di gioco. Sono valori espressi in ore che si discostano dalla media del turno, con la linea spessa che rappresenta la stima del modello e l’area ombrata l’intervallo di confidenza del 95% su quella stima. L’effetto carico è espresso come indice di probabilità, vale a dire il numero per cui moltiplicare la probabilità di vittoria basata sulla valutazione Elo del giocatore al fine di ottenere una previsione di vittoria corretta per il carico di gioco. Quindi, qualunque indice di probabilità inferiore a 1 determina un impatto negativo sulla probabilità di vittoria del giocatore.
IMMAGINE 2 – Indici di probabilità di vittoria per quantità differenti di carichi di gioco rispetto al carico di gioco medio. La linea spessa è la stima migliore e l’area ombrata l’intervallo di confidenza del 95%
Si potrebbe dubitare della correttezza dell’ipotesi di quasi linearità dell’effetto carico. Dopo tutto, non è plausibile pensare che il fatto di aver giocato poco ed essere troppo fresco sia di svantaggio a un giocatore? Questa curiosità mi ha portato ad approfondire l’effetto carico attraverso una funzione spline cubica, con la quale possiamo esplorare differenti forme (inclusa una forma a U) per la curva dell’effetto carico. Tuttavia, relazioni più complesse non hanno portato a una descrizione significativamente migliore dell’incidenza del carico. Si può concludere dunque che meno tempo trascorso in campo è generalmente più indicato per vincere partite negli Slam.
2021 US Open
Con il recente titolo di Nadal agli Australian Open (a cui ha appena aggiunto anche il Roland Garros, per un record di 22 Slam, n.d.t.) si può ora affermare che gli US Open 2021 erano la vera occasione per Djokovic di essere il primo a conquistare 21 Slam. In molti pensavano a una vittoria certa, e invece Medvedev non solo ha bloccato uno storico grande Slam nel calendario solare, ma lo ha fatto con facilità, senza concedere nemmeno un set.
Come ci è riuscito? Uno sguardo al percorso di Medvedev, Djokovic e dei rispettivi avversarsi della seconda settimana restituisce prova inconfutabile di un ruolo importante, se non forse determinante, del carico di gioco.
La tabella mostra la situazione di Medvedev. Affrontare nei quarti di finale il sorprendente qualificato Botic Van De Zandschulp ha significato incontrare il giocatore con il carico maggiore di tutto il torneo, superiore di più di 5 ore rispetto alla media di un quarto di finale Slam. In semifinale la tendenza è continuata contro Felix Auger Aliassime, il quale si è presentato con un carico di gioco superiore dell’86% di quello di un semifinalista Slam. E così è stato anche contro Djokovic in finale: alcuni turni iniziali superati a fatica hanno alzato il suo totale a 17.4 ore di gioco, un carico maggiore del 93% di finalisti Slam degli ultimi dieci anni.
L’immagine 3 evidenzia le conseguenze di queste traiettorie di carico sulla probabilità di vittoria di Medvedev, che era il grande favorito per il quarto di finale e per la semifinale solo sulla base del suo livello di gioco. Però poi, fattorizzando il carico di gioco, le sue vittorie sono diventate praticamente scontate (come mostrato dalla punta della freccia nel grafico).
IMMAGINE 3 – Pronostici basati sulle valutazioni Elo per le partite di Medvedev nella seconda settimana degli US Open 2021 e pronostici corretti per carico di gioco
Cosa si può dire di Djokovic?
Tra i suoi avversari della seconda settimana, Matteo Berrettini è stato l’unico che avrebbe potuto risentire della fatica di gioco. Alexander Zverev e Medvedev erano invece relativamente freschi come avversari per una semifinale e una finale. Anzi, entrambi rientravano nel 20% di quei giocatori con il carico minore, nei rispettivi turni. Il tabellone di Djokovic ha rivelato avere l’impatto più pesante proprio in finale, dove la probabilità di vittoria attesa è scesa dal 71% al 68%.
In sintesi, emerge che Medvedev ha ricevuto una spinta in termini di carico di gioco in ciascuna delle partite della seconda settimana, mentre per Djokovic è stato quasi il contrario. E per quanto una variazione di pochi punti percentuali di una probabilità di vittoria possa sembrare di poca rilevanza, con una competizione così serrata tra gli uomini ogni minimo cambiamento può fare la differenza.
IMMAGINE 4 – Pronostici basati sulle valutazioni Elo per le partite di Djokovic nella seconda settimana degli US Open 2021 e pronostici corretti per carico di gioco
E per la finale degli Australian Open 2022?
A quel punto, Nadal aveva accumulato 17 ore di gioco e 4 minuti, principalmente dovute alla battaglia di 4 ore contro Denis Shapovalov nei quarti di finale, dove ha rischiato di abbandonare il torneo. Medvedev ha avuto un percorso simile e, curiosamente, è stato un altro canadese a dargli del filo da torcere, sempre nei quarti di finale. Contro Auger Aliassime ha infatti vinto dopo 4 ore e 42 minuti. Prima della finale, Medvedev aveva giocato in totale 17 ore e 29 minuti.
In questo caso, l’alto carico di gioco con cui entrambi sono arrivati in finale suggerirebbe l’assenza di una speciale circostanza di vantaggio o svantaggio di uno verso l’altro, rendendo invece ancora più lodevole l’incredibile sforzo fisico profuso durante quella partita. Ci ricorda ancora una volta come anche il minimo margine possa decretare vittoria e sconfitta al vertice del tennis maschile. ◼︎
Did Competition Load Help Make Medvedev a Grand Slam Champion?
