Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

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Perché Serena Williams non è in nessun modo la numero 700 della classifica maschile

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Pubblicato il 27 giugno 2017 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati

// Mentre i professionisti ultimavano la loro preparazione nei vari tornei sull’erba per l’inizio imminente di Wimbledon 2017, John McEnroe, vincitore di sette Slam e commentatore televisivo, alimentava la polemica con una recente intervista a NPR, in cui inspiegabilmente attaccava Serena Williams, vincitrice di 23 Slam, sostenendo che, se partecipasse al circuito maschile, la sua classifica sarebbe intorno alla posizione 700, cioè quella di un giocatore di Future.

Comportamenti sciovinisti

Le parole di McEnroe prolungano una sequenza di comportamenti sciovinisti da parte di alcune figure ben conosciute tra cui l’ex giocatore Ilie Nastase e l’ex giocatore e direttore dell’Indian Wells Masters Raymond Moore. Il fatto che a esprimersi in questi termini sia stato uno dei commentatori più famosi è un triste richiamo alla strada che ancora deve percorrere il tennis per eliminare la discriminazione sessuale, nonostante in questo senso sia considerato uno degli sport più paritari.

Se possibile, più frustrante è una realtà in cui molti appassionati sosterranno probabilmente le affermazioni di McEnroe, per quanto infondate e prive di logica possano essere. Quindi, sebbene la maggior parte delle persone desideri che la “Battaglia dei Sessi” sia e rimanga un fantasma del passato, la posizione di McEnroe ha riacceso il dibattito e necessita di una reazione.

Il punto di vista di McEnroe è basato sul presupposto che la fisicità del tennis maschile è talmente superiore a quella del tennis femminile che nemmeno la giocatrice indiscutibilmente più forte di tutti i tempi sarebbe in grado di ottenere risultati di rilievo sul circuito maschile.

Esiste giustificazione a questa convinzione?

L’aspetto più ovvio da verificare è il servizio, perché non solo è il colpo più importante del tennis, ma è anche quello in cui le differenze fisiche tra uomini e donne sono evidenti in maggior misura. Se molte giocatrici hanno colpi a rimbalzo con velocità simile o a volte superiore a quella dei giocatori, la potenza sul servizio è generalmente inferiore del 15% rispetto a quella di giocatori di equivalente livello di classifica.

Serena però è su un pianeta a parte. L’immagine 1 mostra il raffronto tra la velocità del suo servizio agli Australian Open nel periodo tra il 2013 e il 2017 con la velocità del servizio dei giocatori di primo turno per gli stessi anni, che rappresentano i primi 100 della classifica (nella versione originale, è possibile visualizzare i singoli valori puntando il mouse sul grafico, n.d.t.). Sulla prima di servizio, gli uomini hanno una velocità media di 180 km/h, contro una media per Serena di 170 km/h, quindi solo il 5% in meno del tipico giocatore nei primi 100.

IMMAGINE 1 – Raffronto tra la velocità del servizio di Serena Williams e dei giocatori di primo turno agli Australian Open nel periodo 2013-2017

Inoltre, il 90% dell’intervallo di Serena al servizio si sovrappone a quello dei primi 100 giocatori. Questo ci dice che raramente un suo servizio non sarebbe competitivo rispetto a quello dei migliori giocatori del mondo.

Si potrebbe correttamente obiettare che la velocità è solo uno degli elementi di un servizio efficace. Il posizionamento della pallina è altrettanto fondamentale.

Il dizionario dei colpi

Grazie al Game Insight Group di Tennis Australia, la federazione australiana di tennis, abbiamo creato un dizionario di colpi definiti da parametri come velocità, punto del campo e forma, partendo da una base dati di anni di attività di tracciatura. È un dizionario che fornisce una descrizione precisa dei colpi distintivi del tennis professionistico. La modalità applicativa tra le più interessanti è quella con cui si elabora un profilo dello stile di gioco dal “vocabolario di colpi” del giocatore, in funzione della frequenza con cui appunto utilizza ogni tipo di colpo.

Si può anche vedere quanto spesso una giocatrice usi la tipologia di colpi del tennis maschile e determinare in questo modo la somiglianza del suo stile con quello di qualsiasi giocatore tenendo conto delle dettagliate caratteristiche fisiche dei suoi colpi.

Che indicazioni fornisce questo metodo relativamente alla somiglianza dello stile sulla prima di servizio di Serena rispetto a quella dei giocatori di vertice?

L’immagine 2 mostra raggruppamenti di stili di servizio tra giocatori di vertice. Più ravvicinati sono due giocatori nel diagramma e più in profondità si trovano nella sezione che li separa, maggiore la somiglianza nel loro stile di gioco. Si nota ad esempio che Roger Federer, Novak Djokovic e Stanislas Wawrinka appartengono tutti allo stesso raggruppamento di stile.

IMMAGINE 2 – Tipologia di stile sulla prima di servizio

In questo contesto, interessa conoscere la posizione di Serena. Una giocatrice non in grado di competere con questi giocatori si troverebbe all’estremità superiore del grafico ancora di più di quanto non lo sia, diciamo, Dudi Sela. Serena però è esattamente al centro di un raggruppamento che include Andreas Seppi e Richard Gasquet, entrambi giocatori entrati nei primi 20. Questa è la confutazione più convincente delle parole di McEnroe. Lontana dall’essere una giocatrice da numero 700 della classifica maschile, Serena ha la potenza e lo stile di servizio al pari di quelli di un giocatore tra i primi 30.

Questi numeri dimostrano in maniera soddisfacente che la posizione di McEnroe è priva di fondamento. Aspetto il giorno in cui non sarà più necessario dover respingere al mittente accuse di questo tipo. Nessuno oserebbe mettere in discussione la carriera di Federer perché probabilmente non riesce a schiacciare in faccia a LeBron James. Se il tennis maschile viene giudicato sul merito, lo stesso deve accadere con quello femminile. ◼︎

Why Serena Williams Isn’t the 700th Player By Any Measure

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