Pubblicato il 4 febbraio 2025 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Sembra essersi un po’ dimenticati del fatto che anche Arthur Fils è una promessa. Più giovane di un anno di Carlos Alcaraz e più vecchio di due di Joao Fonseca, non gli si attribuisce quel talento da capogiro che possiedono entrambi. Ma in fondo, chi lo ha veramente? Sotto ogni altro aspetto, il ventenne francese ha fatto passi da gigante. Al numero 19 della classifica ufficiale, è il più in alto tra gli under 21 e tra i primi cinque degli under 23.
Non ci sono segreti nel gioco di Fils: tira forte, con servizi che arrivano a 210 km/h e un dritto che, a volte, è in grado di far impallidire quello di Fonseca. Nella partita di Coppa Davis contro Thiago Seyboth Wild, ha servito 11 ace in soli 54 punti alla battuta e ha vinto 29 punti su 32 con la prima valida. C’è molto di più. È solido sui due lati del campo e non ha paura di scambiare da fondo. Il suo indice di Potenza del Dritto è di +5, certamente non un numero da primatista, ma migliore di quello di Daniil Medvedev e Holger Rune. Con il rovescio il medesimo indice è 0, anche questo un numero che va contestualizzato, perché non gli farà vincere premi, ma di contro non è una limitazione. A prima vista quindi, la sfida maggiore è migliorare alla risposta. Nelle ultime 52 settimane in questo ambito ha vinto il 36.2% di punti, appena sotto il minimo richiesto per essere al vertice. È ancora davanti a Rune, ma anche a Hubert Hurkacz e Taylor Fritz, seppur dietro alla maggior parte dei coetanei. E non rappresenta un ostacolo per entrare nei primi 10, come dimostrato dagli stessi Hurkacz e Fritz.
Il problema attuale di Fils è legato a quando sbaglia quella prima così potente. Tra i primi 50 dell’ATP, è sedicesimo nei punti vinti con la prima, appena davanti a Karen Khachanov. Per punti vinti con la seconda, è a un disastroso 43esimo posto, diverse posizioni indietro a Sebastian Baez. Anche nella vittoria in Coppa Davis, non è riuscito a vincere la metà dei punti con la seconda. Cosa non sta funzionando? È un aspetto che poi migliora nel tempo? Che indicazioni può dare in prospettiva una seconda debole di una giovane promessa?
Secondo a molti
Facciamoci un’idea della tipica relazione tra frequenza di punti vinti con la prima e con la seconda di servizio. Il grafico dell’immagine 1 mostra i primi 50 nelle ultime 52 settimane.
IMMAGINE 1 – Confronto tra frequenza di punti vinti sulla prima e sulla seconda

I giocatori che vincono molti punti sulla prima di servizio generalmente ottengono lo stesso tipo di efficacia sulla seconda, a incominciare da Jannik Sinner, il più avanti di tutti nell’angolo in alto a destra. Alcaraz e Novak Djokovic sono i migliori sulla seconda, anche se i risultati sulla prima non sono altrettanto ottimali. Grigor Dimitrov e Giovanni Mpetshi Perricard invece emergono come molto forti sulla prima ma con poche soddisfazioni sulla seconda. Non si può certamente dire che Fils sia un disastro, specialmente venendo distratti da Alexander Bublik, ma per essere un giocatore in grado di vincere più di tre quarti dei punti sulla prima, si trova nella parte sbagliata del grafico. Sulla prima non c’è praticamente differenza tra lui e Ben Shelton, però l’americano sulla seconda chiude il punto con una frequenza di cinque punti percentuali in più. Shelton è tra i primi cinque per percentuale di servizi tenuti rispetto a Fils che staziona fuori dai primi 30, nonostante una frequenza quasi identica di successo sulla prima.
La diagnosi
Riusciamo a capire perché un giocatore non vince punti a sufficienza sulla seconda? I doppi falli sono un indizio che non fanno una prova. Fils ne commette più della media, 4.1% contro la tipica frequenza di 3.4% dei primi 50. Ma anche quando la seconda è in campo, i risultati sono deludenti. Invece di essere 43esimo tra i primi 50, è al 37esimo posto. Meno doppi falli aiutano, ma a malapena farebbero la differenza. Possiamo già anche escludere delle seconde particolarmente morbide. Agli US Open 2024, in media Fils ha servito la prima a 185 km/h e la seconda a 148 km/h. È una differenza di di 37 km/h, in linea con quella di chi è arrivato al terzo turno. Sinner ha servito la seconda a 147 km/h in media, quindi la pura velocità non è una discriminante. Ci rimane da guardare la profondità del servizio. In modo del tutto non scientifico, ho l’impressione che la seconda di Fil non sia abbastanza profonda. Khachanov ad esempio ha una classica seconda morbida ad arco, che però arriva con costanza in profondità sull’angolo del rovescio. Anche Fils qualche volta opta per quel servizio, ma altrettanto spesso la palla non ha abbastanza effetto, finendo al centro del rettangolo: contro i ribattitori moderni, non potrà mai essere abbastanza.
I dati del Match Charting Project non includono la profondità del servizio, ma contengono la direzione della palla.
Seconda di Fils Esterna Al corpo Al centro
LATO PARITÀ 17.5% 38.1% 44.4%
LATO VANTAGGI 11.3% 20.4% 68.3%
Si nota subito che Fils raramente mira al dritto. Con una seconda davvero penetrante, è una tattica intelligente, ma quando non è così penetrante, l’avversario ha più opzioni. Ho citato in precedenza un articolo che analizzava la sconfitta di Alcaraz contro Djokovic agli Australian Open 2025, con Alcaraz che aveva cercato il rovescio di Djokovic seconda dopo seconda, probabilmente un po’ troppo spesso, dando all’avversario la flessibilità di posizionarsi in modo diverso alla risposta così da essere più aggressivo. Fils, specialmente sul lato dei vantaggi, si espone allo stesso trattamento contro chiunque.
Inoltre, sul lato delle parità troviamo molti servizi al centro. Il termine “al corpo” qui è fuorviante, perché non si tratta di quei servizi che arrivano a più di 200 km/h dritti al fianco sinistro del giocatore alla risposta e che sono imprendibili. Pur meno intrigante, un nome più appropriato per questa categoria è qualcosa tipo “servizi che non sono agli angoli”. Non importa se l’avversario ha fatto un paio di passi o è rimasto fermo, sono comunque potenti dritti in attesa di creare scompiglio. La tabella mette a confronto Fils con alcuni giocatori in possesso di una seconda solida, per differenti direzioni.
LATO PARITÀ LATO VANTAGGI
Esterna Al corpo Al centro Esterna Al corpo Al centro
Fils 17.5% 38.1% 44.4% 11.3% 20.4% 68.3%
Shelton 27.3% 40.3% 32.4% 21.6% 35.0% 43.4%
Djokovic 35.5% 38.8% 25.6% 30.6% 27.2% 42.2%
Sinner 14.1% 61.5% 24.4% 15.0% 49.8% 35.1%
Sia Shelton che Djokovic variano direzione molto più spesso. Sinner fa tutto quello per cui ho appena finito di criticare Fils e, almeno a New York lo scorso anno, alla stessa velocità (ci sta qui un emoji con mano sulla faccia). C’è sicuramente dell’altro, ma dovremo farcene una ragione.
In via di sviluppo
Per certi versi, avere una o più evidenti debolezze è positivo. È più facile identificare un chiaro ambito di crescita che cercare di essere vagamente un po’ più bravi in tutto. Di certo Fils, insieme ai suoi allenatori, è consapevole di dover raccogliere di più con la seconda e cercherà di metterlo in atto. La domanda è se quel tipo di sforzo si traduce poi in un riscontro effettivo. In molti fanno fatica, una volta consolidata la presenza sul circuito, ad avere statistiche migliori, perché è già complicato mantenere il livello. Gli avversari trovano misure controffensive, l’età e il logorio esigono dazio, e se il giocatore è abbastanza fortunato da salire in classifica, in media ha di fronte un avversario è più forte nei turni finali.
Fils si è paragonato a Jo-Wilfried Tsonga, il quale però non ha mai avuto una frequenza di punti vinti sulla seconda inferiore al 50%, anche se nei primi due anni sul circuito stazionava sul 51.5%. Di contro, Tsonga è esploso tardi, quando aveva vent’anni a malapena giocava i Challenger. Per una risposta più esaustiva, ho analizzato 75 giocatori che dal 1991 hanno giocato una stagione completa sul circuito a vent’anni. Tranne cinque, tutti hanno poi migliorato la frequenza di punti vinti sulla seconda, con un incremento medio di 2.7 punti percentuali. Se Fils segue la stessa traiettoria, arriverà al 52% sulla seconda, che non è male, per quanto ho il sospetto che rimarrà deluso se non farà mai meglio di così. Resterà comunque un rendimento sub-ottimale per un giocatore con una prima di quel tipo. Inoltre, un terzo dei giocatori con una frequenza inferiore al 50% a vent’anni è migliorato più della mediana, con un guadagno di 3.4 punti percentuali. Ci sono alcuni nomi che potrebbero essere ancor più d’ispirazione per il giovane Fils.
Giocatore 20 anni %PV2 Max Max %PV2
Andrey Rublev 49.3% 2020 53.9%
Nicolas Almagro 49.1% 2012 55.1%
Sam Querrey 48.2% 2015 54.1%
Tommy Haas 47.7% 2006 54.8%
Tutti e quattro hanno vinto a vent’anni meno punti sulla seconda (%PV2) di Fils nel 2024. Ciascuno ha fatto progressi su quel punto debole, almeno per una stagione. Il 54% non è da vertice assoluto, ma va più che bene, specialmente se accanto a una prima di massimo profilo. Per chiarezza, non prevedo necessariamente una crescita per Fils di sette punti come è riuscito a fare Tommy Haas. Un guadagno di quella portata mentre si è sul circuito maggiore è incredibilmente difficile e anche i tre punti percentuali visti in media richiedono molto lavoro. È una sfida però che Fils deve affrontare. Ha fatto molta strada grazie a una prima solida, ma se vuole entrare nei primi 10 avrà bisogno di un attacco più bilanciato. ◼︎