Pubblicato il 17 ottobre 2012 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Non ho mai ben capito la fissazione che alcuni tifosi e commentatori tv sembrano avere per la percentuale di vittorie nei tiebreak. Va da sé, vincere i tiebreak è una cosa positiva, ma appare altrettanto ovvio che il motivo principale di questo è perché si è bravi a giocare a tennis!
Per quanto alcuni giocatori possano ottenere risultati migliori di altri nei tiebreak, la percentuale di vittorie in questo specifico momento della partita fornisce più che altro una generica indicazione sulle qualità tennistiche di un giocatore.
Mi spiego meglio: Roger Federer ha degli ottimi risultati nei tiebreak perché è molto forte nel servizio e alla risposta, cioè le stesse abilità che gli permettono di vincere così tanto, a prescindere dal numero di set da lui giocati che finiscono al tiebreak.
Confronto tra atteso ed effettivo
Se ignoriamo la percentuale di vittorie nei tiebreak, cosa rimane? Si può essere indotti a pensare che alcuni giocatori abbiano un talento speciale – avere sangue freddo, possedere un servizio solido ed efficace – che li porti a eccedere le attese nei tiebreak.
La parola chiave in questo caso è “attese”. Considerando cosa può fare Federer su un campo da tennis, ci si attende da lui che vinca la maggior parte dei tiebreak (ad esempio, in due degli ultimi tre tiebreak che ha giocato il suo avversario era Stanislas Wawrinka, che dovrebbe generalmente battere a prescindere dalla situazione di punteggio).
Ma potremmo rimanere delusi dalle nostre stesse convinzioni se prendiamo il record di partite vinte-perse di Federer, cerchiamo di stimare quanti tiebreak avrebbe dovuto vincere e poi confrontiamo “avrebbe dovuto vincere” con “ha effettivamente vinto”.
Tiebreak attesi
Data la percentuale di punti vinti al servizio e in risposta da un giocatore in una determinata partita, con l’aiuto di potenti strumenti di calcolo…riusciamo a stimare la sua probabilità di vittoria al tiebreak, nell’ipotesi che il livello di gioco sia rimasto inalterato per tutta la partita.
Se due giocatori esprimono lo stesso livello di gioco, ci si dovrebbe attendere che ciascuno vinca 0.5 tiebreak. Riferito a una singola partita questo dato ovviamente non ha molto senso, ma durante un’intera stagione si può notare come dei 53 tiebreak giocati da John Isner l’algoritmo si attende che ne vinca 29. Isner ne ha vinti in realtà 38, superando le attese (almeno, sul numero grezzo) più di qualunque altro giocatore del circuito quest’anno.
Questo ci permette di ottenere due statistiche che offrono una descrizione più accurata delle prestazioni di un giocatore nei tiebreak rispetto a “tiebreak vinti” e “percentuale di vittorie nei tiebreak”.
TBOE vs TBOR
Il numero grezzo, cioè la differenza tra i tiebreak effettivamente vinti e i tiebreak attesi vinti, ci dice quanti set in più un giocatore ha vinto grazie al livello espresso nel tiebreak. Chiamiamo questo primo indice TBOE, TieBreaks Over Expectations (tiebreaks sopra le attese).
Un indicatore simile a questo si ottiene dividendo il TBOE per il numero di tiebreak, e ci permette di confrontare le prestazioni dei vari giocatori a prescindere da quanti tiebreak hanno giocato. Chiamiamo questo secondo indice TBOR, TieBreak Outperformance Rate (frequenza di sovra-rendimento nel tiebreak).
Come detto, nel 2012 Isner è il re del TBOE, con buone prestazioni nei tiebreak e giocandone molti più di qualsiasi altro giocatore del circuito. Ci sono però 3 giocatori – Steve Darcis, Andy Murray e Jurgen Melzer – che hanno fatto meglio in termini di TBOR, superando le attese a una frequenza maggiore di quanto abbia fatto Isner. In particolare, il risultato di Darcis è notevole, avendo vinto ad oggi 16 dei 19 tiebreak giocati, nonostante le sue prestazioni al servizio e in risposta suggeriscono che avrebbe dovuto vincerne solo 10.
La tabella riporta la classifica in data odierna per la stagione 2012 in corso dei giocatori che hanno giocato almeno 15 tiebreak, ordinati per TBOR. ◼︎
Giocatore Tbreak TbVinti TbAttesi TBOE TBOR Darcis 19 16 9.8 6.2 0.33 Melzer 17 12 8.3 3.7 0.22 Murray 24 17 12.1 4.9 0.20 Isner 53 38 28.5 9.5 0.18 Haas 16 11 8.4 2.6 0.16 Anderson 32 19 15.3 3.7 0.12 Tipsarevic 32 21 17.4 3.6 0.11 Ferrer 30 20 17.1 2.9 0.10 Andujar 18 11 9.3 1.7 0.10 Benneteau 20 12 10.3 1.7 0.08 Stepanek 18 11 9.7 1.3 0.07 Querrey 28 16 14.2 1.8 0.06 Roddick 21 12 10.7 1.3 0.06 Nieminen 20 11 9.8 1.2 0.06 Mathieu 15 8 7.2 0.8 0.06 Seppi 23 13 11.8 1.2 0.05 Chardy 17 9 8.1 0.9 0.05 Kohlschreiber 38 22 20.6 1.4 0.04 Istomin 28 15 14.1 0.9 0.03 Raonic 45 26 24.6 1.4 0.03 Federer 28 18 17.3 0.7 0.03 Tsonga 31 18 17.3 0.7 0.02 Baghdatis 22 12 11.5 0.5 0.02 Muller 28 14 13.4 0.6 0.02 Y. Lu 16 8 7.7 0.3 0.02 Rochus 17 7 6.7 0.3 0.02 Karlovic 28 14 13.6 0.4 0.01 Mahut 17 9 8.8 0.2 0.01 Harrison 19 9 8.8 0.2 0.01 Monaco 18 10 10.2 -0.2 -0.01 Del Potro 35 20 20.5 -0.5 -0.01 Kubot 18 8 8.4 -0.4 -0.02 Troicki 18 9 9.5 -0.5 -0.03 Berdych 28 15 15.7 -0.7 -0.03 Verdasco 21 10 10.6 -0.6 -0.03 Tomic 15 7 7.5 -0.5 -0.03 Bellucci 17 8 8.7 -0.7 -0.04 Malisse 19 9 9.7 -0.7 -0.04 Paire 24 11 12.2 -1.2 -0.05 Youzhny 20 10 11.0 -1.0 -0.05 Nishikori 16 8 8.8 -0.8 -0.05 Dimitrov 18 9 10.0 -1.0 -0.06 Dolgopolov 22 10 11.4 -1.4 -0.06 Stakhovsky 28 12 13.8 -1.8 -0.07 Falla 15 6 7.1 -1.1 -0.07 Cilic 25 11 12.9 -1.9 -0.08 Ramos 28 11 13.1 -2.1 -0.08 Roger Vasselin 15 6 7.3 -1.3 -0.09 Djokovic 25 14 16.3 -2.3 -0.09 Almagro 35 16 19.4 -3.4 -0.10 Andreev 19 8 10.0 -2.0 -0.10 Fish 16 8 9.8 -1.8 -0.11 Rosol 17 5 7.1 -2.1 -0.12 Simon 21 8 10.8 -2.8 -0.13 Lopez 34 13 17.6 -4.6 -0.13 Gasquet 18 8 10.5 -2.5 -0.14 Wawrinka 27 10 14.0 -4.0 -0.15