Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Probabilmente il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Uno studio sul vantaggio dell’altezza al servizio

ULTIMI ARTICOLI

ULTIMI ARTICOLI

Pubblicato il 25 ottobre 2020 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati

// Si può essere troppo alti per giocare a tennis? E che incidenza ha l’altezza sul servizio? In questo articolo, analizzo la questione in termini di frequenza di ace colpiti e frequenza di ace concessi sul circuito maschile.

Nel tennis, il servizio è l’unico colpo in cui un giocatore ha completo controllo della pallina e della sua velocità, direzione ed effetto. Alcuni considerano il servizio come un mero prerequisito di avvio dello scambio, affidandosi ai colpi al rimbalzo per cercare di vincere il punto. Per altri invece è il colpo definitorio, nell’assunto che una battuta incisiva porta a ridurre il numero di scambi e migliorare l’efficienza di gioco.

Cosa rende così pericoloso il servizio di alcuni giocatori?

L’altezza è evidentemente uno dei fattori chiave. Non solo giocatori più alti impartiscono maggiore velocità alla palla, ma il loro più alto punto d’impatto permette anche un margine d’errore più accomodante nel sorpassare la rete, oltre a offrire angoli più accentuati all’interno del rettangolo di servizio. Nonostante il dualismo tra velocità e accuratezza, per cui incrementi nella prima quasi sempre arrivano a discapito della seconda, i giocatori più alti sembrerebbero avere un vantaggio nelle due proprietà del servizio in oggetto. E questo si traduce in più punti immediati per chi ha un servizio potente.

Potrebbero non esserci limiti a guadagni nell’abilità al servizio al crescere dell’altezza. Però un fisico da gigante deve comportare svantaggi rilevanti nelle altre componenti tecniche del tennis, altrimenti ogni giocatore avrebbe le proporzioni di Ivo Karlovic. Si ritiene comunemente che l’altezza riduca la mobilità e sia un impedimento per i giocatori più alti nel gioco alla risposta. Se da un lato ci sono pochi dubbi che i più alti hanno relativamente meno velocità e potenza nella parte bassa del corpo, dall’altro il gioco alla risposta non è solo una misura dell’agilità mostrata in quell’ambito. Come evidenziato dall’articolo di Wiley Reed su Tennis Abstract, una maggiore estensione alare può aiutare chi è alla risposta a coprire più campo, oltre a controbilanciare movimenti di gambe più impacciati. Non è così chiaro quindi quale prezzo alla risposta dovrebbe pagare un grande servitore.

Ace serviti e ace concessi

L’analisi che segue considera entrambe le facce della stessa medaglia, vale a dire il vantaggio offensivo associato al servizio e l’esborso difensivo quando chi ha un servizio potente è alla risposta, così da vedere se effettivamente un grande servitore riesce a trarre benefici nelle due situazioni, a prescindere.

Prenderò a riferimento due metriche: la frequenza di ace serviti e la frequenza di ace concessi. Gli ace sono un’indicatore estremo ma dovrebbero, se rapportati a una media di numerose partite, definire la bravura di un giocatore nello sfruttare il servizio per il gioco d’attacco e nel difendersi contro il servizio dell’avversario.

La frequenza di ace serviti è data dalla formula:

Frequenza di ace serviti = (totale ace serviti / totale punti al servizio) x 100

Allo stesso modo, la frequenza di ace concessi è data dalla formula:

Frequenza di ace concessi = (totale ace serviti dall’avversario / totale punti sul servizio dell’avversario) x 100

Quest’ultimo è un indice non convenzionale. Se i punti vinti alla risposta sono di fatto ritenuti la misura dell’abilità alla risposta di un giocatore, gli ace concessi sono un’informazione più diretta della capacità di raggiungere la pallina, un dettaglio cioè nel quale l’altezza potrebbe essere un vantaggio. E se la maggiore estensione di braccia o di movimento può rappresentare un punto di forza nello scambio, consentendo una più capillare copertura del campo nei colpi dopo il servizio, l’agilità nel gioco di gambe è un fattore preponderante per il numero complessivo di punti vinti alla risposta.

L’immagine 1 mostra grafici di frequenze di ace serviti e ace concessi rispetto all’altezza, al peso e all’indice di massa corporea (body mass index o BMI) dei giocatori. Si riferiscono a partite del decennio 2010 (quindi dal 2010 al 2019). I dati sugli ace arrivano dal database di Tennis Abstract, mentre altezza e peso dalla biografia ufficiale sul sito dell’ATP. Si tratta di 221 giocatori, cioè quelli che hanno giocato almeno 50 partite nel periodo considerato.

IMMAGINE 1 – I riquadri nella diagonale in basso a sinistra mostrano la dispersione grezza con una regressione lineare, i riquadri nella diagonale in alto a destra mostrano la correlazione Pearson per valori limite significativi

La correlazione più forte tra caratteristiche fisiche e frequenza di ace serviti e concessi si riscontra tra altezza e ace serviti, così come tra peso e ace serviti. Rispetto al BMI, c’è una modesta indicazione di una relazione lineare con la frequenza di ace serviti. In particolare la tendenza incrementale che si osserva sembra essere influenzata da un ridotto numero di giocatori con una frequenza di ace agli estremi. Questo aspetto è di particolare interesse se si considera uno studio del 2014 sulla valutazione della cinematica di alcuni giocatori di vertice di Hong Kong. Gli autori hanno trovato un’importante associazione lineare tra il BMI e la velocità al servizio, attribuendola alla capacità dei giocatori con un BMI più alto di generare più facilmente torsione al servizio. Il fatto che un campione di giocatori del circuito maggiore non genera conclusioni analoghe può significare che quello studio era troppo ristretto o non sufficientemente rappresentativo dei più forti nel tennis.

La frequenza di ace serviti cresce allo stesso modo per tutte le altezze?

È interessante come la frequenza di ace concessi non ha una forte correlazione con nessuno degli indici corporei, a possibile interpretazione che una minore mobilità può compensare qualsiasi vantaggio di copertura dei giocatori più alti, specialmente in risposta al servizio. Guardando con attenzione il grafico del rapporto tra frequenza di ace serviti e altezza, si nota che può non essere una relazione interamente lineare. Vale a dire, la frequenza di ace serviti potrebbe non crescere allo stesso modo per tutte le altezze. Per tenere conto di una possibile relazione non lineare, adattiamo una curva di regressione cubica così espressa:

E[frequenza di ace serviti] = B0 + B1 x altezza + B2 x altezza2 + B3 x altezza3

Altri metodi presi in esame come il LOESS e l’interpolazione spline ottimale non offrivano miglioramenti di rilievo. Per quanto un adattamento non perfetto, il modello di regressione cubica riesce a giustificare circa il 50% della varianza nella frequenza di ace serviti. Per la restante parte, fattori interpretativi dell’assenza di spiegazione possono essere ricercati nella tecnica di servizio e nella strategia. Ad esempio, giocatori in grado di generare più torsione o che volontariamente servono piatto anziché con rotazione aggiuntiva (i servizi kick) hanno più probabilità di servire un ace.

IMMAGINE 2 – Aumento non lineare nella frequenza di ace serviti rispetto all’altezza dei giocatori sul circuito maggiore

Quali sono i giocatori che, data l’altezza, potrebbero ottenere risultati al servizio superiori, grazie alla tecnica o altri fattori? Utilizzando gli scarti dal modello di regressione, possiamo identificare quei giocatori che servono ace a una frequenza maggiore di quanto ci si aspetterebbe dalla loro altezza. L’immagine 3 riepiloga i primi 10 giocatori con gli scarti più ampi in valore assoluto, ognuno con deviazione di almeno 5 punti percentuali dalla frequenza attesa di ace serviti. Le linee blu rappresentano i giocatori con una frequenza di ace superiore alle attese, le linee rosse quelli con una frequenza nettamente inferiore alle aspettative. Non vi è dubbio che Samuel Groth e Nick Kyrgios hanno dominato la categoria degli ace nel decennio passato, ma l’aspetto più impressionante è stata la capacità di produrre così tanti ace da un’altezza ufficiale di 193 cm. Ci si aspetterebbe infatti la loro frequenza di ace da un giocatore di circa 206 cm.

IMMAGINE 3 – Selezione degli scarti più estremi per il modello di regressione della frequenza di ace serviti e rispetto l’altezza

Al contempo, i giocatori in rosso richiamano coloro che avrebbero potuto ottenere di più al servizio dall’altezza. Specialmente nel decennio dal 2010, questi quattro giocatori hanno ottenuto risultati solo modesti come frequenza di ace. Da ultimo, vi starete chiedendo come si sono comportati i giocatori nel servire ace rispetto al volume degli ace concessi in risposta ai loro avversari. Un confronto su questi due indici può chiarire ulteriormente le idee sulle caratteristiche di gioco. Un giocatore che limita il numero di ace dell’avversario potrebbe esemplificare un talento di anticipo alla risposta fuori dal comune, mentre un altro che serve ace con facilità e continuità si porrebbe come riferimento al servizio.

Macro tipologie di prestazione

Il grafico dell’immagine 4 mette a confronto la frequenza di ace serviti con quella di ace concessi. Gli assi sono posizionati in modo tale da rappresentare gli ace serviti con una frequenza al di sopra del giocatore medio sul circuito maggiore e gli ace concessi con una frequenza superiore alla media. In sostanza, ogni punto identifica quanto meglio o peggio un giocatore serve ace o evita ace alla risposta rispetto al giocatore medio.

IMMAGINE 4 – Frequenza di ace concessi sopra la media e ace serviti sopra la media. Una versione interattiva del grafico, completa di nomi dei giocatori, è disponibile qui

I punti che si trovano nella parte più a destra sono di giocatori che hanno servito ace con una frequenza sopra la media. Come prevedibile, i giocatori più alti — indicati con punti rosso scuri — sono distribuiti nel lato destro. L’altezza media tra giocatori con una frequenza di ace sopra la media è di 189 cm. I giocatori che invece si trovano nella parte bassa hanno concesso meno ace agli avversari. Visivamente, si osserva un’equa distribuzione di altezze sopra e sotto la media di ace concessi, a conferma dell’ipotesi che l’altezza non è un requisito fondamentale quando si è alla risposta.

Rapportando alla media le statistiche sugli ace, emergono quattro quadranti identificativi di altrettante macro tipologie di prestazione. Nel quadrante in altro a destra troviamo giocatori con molte partite fatte di scambi veloci, spesso di ace da una parte e dall’altra. Dietro al vincitore degli US Open 2003 Andy Roddick, la cui velocità di reazione era ormai in declino al punto che si sarebbe ritirato dopo due anni, c’è di nuovo la figura polarizzante di Kyrgios. Per chi è alla ricerca di una macchina da ace, resa piccante da occasionali crisi esistenziali, Kyrgios è il giocatore giusto. Il quadrante in basso a sinistra è ben fornito di giocatori molto tecnici come Diego Schwartzman, Fabio Fognini e David Ferrer, bravi nel condurre lo scambio ma senza un vantaggio decisivo alla battuta. Da ultimo, il quadrante in basso a destra contiene giocatori con una discreta combinazione di servizio e risposta. Benoit Paire e Gael Monfils sono due esempi tipici di giocatore in grado non solo di sfruttare l’altezza e servire ace, ma di usare l’estensione alare per evitare di subire troppi ace. Anche Denis Shapovalov sembra avere forza e agilità per affrontare un servizio potente, ma curiosamente questo non si è ancora tramutato in molti punti vinti alla risposta, visto che i numeri della sua giovane carriera al riguardo sono per il momento deludenti.

È interessante considerare la frequenza di ace concessi, anche se tende a enfatizzare un diverso pacchetto di capacità difensive rispetto ai punti vinti alla risposta. Se da un lato giocatori come Novak Djokovic, Rafael Nadal e Schwartzman sono tra i primi in punti vinti alla risposta, dall’altro non si posizionano così in alto nell’indice di ace concessi. Il servizio, parte integrante del tennis, rimane comunque solo uno dei componenti del gioco. Gestire lo scambio che segue il servizio diventa altrettanto importante per vincere punti alla risposta. ◼︎

Sizing Up the Height Advantage on Serve

DELLO STESSO AUTORE