Pubblicato il 17 settembre 2015 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Quasi tutti i commentatori tv di tennis concordano nel dire che sul 15-30 ci si trova in una situazione di punteggio critica, specialmente nel tennis maschile nel quale strappare il servizio all’avversario è un evento piuttosto raro. Una ragionevole spiegazione di questo è che, da 15-30, se il giocatore al servizio perde uno dei due punti successivi, dovrà fronteggiare una situazione di palla break, in particolare due palle break nel caso in cui perda il primo punto (15-40), una palla break se perde il secondo (30-40).
Un altro modo per affrontare la questione è quello di utilizzare un modello teorico. Un giocatore che vince il 65% dei punti al servizio (più o meno la media ATP) ha il 62% di probabilità di vincere il game da un punteggio di 15-30. Se vince il punto successivo, andando 30-30, la probabilità di tenere il servizio sale al 78%. Se invece perde il punto successivo, andando 15-40, avrà solo il 33% di probabilità di salvare il game.
Quale sia la sequenza successiva, le situazioni di punteggio sul 15-30 aprono diversi importanti scenari di valutazione. Così come in precedenza ho analizzato il valore del primo punto di ogni game, esploriamo ora più in dettaglio le situazioni di punteggio sul 15-30, in termini di probabilità di raggiungerlo, di esito del punto successivo e di probabilità di riuscire a tenere il servizio, oltre a vedere quali giocatori sono particolarmente forti, o deboli, in queste circostanze.
Arrivare sul punteggio di 15-30
Solitamente, situazioni di punteggio sul 15-30 si presentano circa una volta ogni quattro game, e non lo fanno di più o di meno delle attese. In altre parole, non è particolarmente probabile e non è particolarmente improbabile che un game raggiunga il punteggio di 15-30.
D’altro canto, per alcuni giocatori può essere più probabile o meno probabile ritrovarsi sul 15-30. Stranamente, i giocatori dotati di un grande servizio compaiono a entrambi gli estremi. John Isner è il giocatore che – rispetto alle attese – si trova più spesso a servire sul 15-30, precisamente il 13% delle volte in più di quanto dovrebbe. Considerata l’alta frequenza con cui vince i punti sul proprio servizio, dovrebbe arrivare sul 15-30 solo nel 17% dei game di servizio, contro il 19% delle volte in cui questo effettivamente succede.
L’elenco di giocatori che servono sul 15-30 più spesso di quanto dovrebbero è decisamente eterogeneo. Ho considerato i primi 13 in modo da includere anche un altro giocatore della categoria di Isner, cioè Ivo Karlovic.
Giocatore Game GameVA GameEV Indice Isner 3166 537 608 1.13 Sousa 1390 384 432 1.12 Tipsarevic 1984 444 486 1.09 Haas 1645 368 401 1.09 Hewitt 1442 391 425 1.09 Berdych 3947 824 894 1.08 Pospisil 1541 361 390 1.08 Nadal 3209 661 713 1.08 Andujar 1922 563 605 1.08 Kohlschreiber 2948 652 698 1.07 Monfils 2319 547 585 1.07 Kubot 1360 381 405 1.06 Karlovic 1941 299 318 1.06
In questa tabella e nelle successive, “Game” si riferisce al numero di game al servizio nel campione dati di ogni giocatore, con almeno 1000 game al servizio giocati, “Game VA” è il numero atteso di game vinti come predetto dal modello, “Game EV” è il numero di game effettivamente vinti, e “Indice” è il rapporto game vinti/game attesi.
Arrivarci spesso è in parte uno svantaggio
Molti di questi giocatori sono in grado di recuperare da situazioni di punteggio come sul 15-30, anche se arrivarci così spesso è in parte uno svantaggio. Isner ad esempio non solo resta comunque il favorito sul 15-30 – la sua frequenza media del 72% di punti vinti al servizio significa che vincerà il 75% dei game in cui si trova sul 15-30 – ma vince anche l’11% delle volte in più di quanto dovrebbe.
A vari livelli, questo è vero anche per tutti gli altri giocatori dell’elenco. Joao Sousa non riesce a recuperare da 15-30 con la stessa frequenza con cui ci arriva, ma tiene comunque il game il 4% delle volte in più di quanto dovrebbe. Rafael Nadal, Tomas Berdych e Gael Monfils vincono il servizio dal 15-30 tra il 6 e l’8% delle volte in più di quanto il modello teorico suggerisca. Nel caso di Nadal, è quasi sicuramente collegato alla sua bravura sul lato di campo dei vantaggi, in modo particolare quando si trova a dover salvare palle break.
I forti partenti
All’estremo opposto, ci sono giocatori che potremmo definire “forti partenti” in grado di evitare di trovarsi sul 15-30 più spesso delle attese. Anche in questo caso, la rappresentanza è eterogenea.
Giocatore Game Game VA Game Ev Indice Brown 1013 249 216 0.87 Hanescu 1181 308 274 0.89 Raonic 3050 514 462 0.90 Sela 1066 297 270 0.91 Gasquet 2897 641 593 0.93 Del Potro 2259 469 438 0.93 Gulbis 2308 534 500 0.94 Anderson 2946 610 571 0.94 Davydenko 1488 412 388 0.94 Mahut 1344 314 297 0.94
Con alcune eccezioni, molti dei giocatori di questo elenco hanno una reputazione di debolezza nei momenti che più contano in una partita (al 12esimo e 13esimo posto troviamo la coppia olandese di giocatori Robin Haase e Igor Sijsling). Questo ha un senso, perché tipicamente in situazioni di basso punteggio la pressione è minore. Un giocatore che vince punti più spesso, ad esempio sul 15-0 o sul 40-30, non diventa certamente famoso per riuscire a fare la differenza quando davvero conta.
Sul 15-30 alla risposta
Lo stesso tipo di analisi per i giocatori in risposta non è altrettanto interessante. Juan Martin Del Potro, ancora lui, è uno dei giocatori con minori probabilità di raggiungere il 15-30 mentre Isner è, per mia stessa sorpresa, uno tra quelli con maggiori probabilità. Non è possibile individuare un andamento preciso tra i migliori in risposta: Novak Djokovic raggiunge il 15-30 il 2% delle volte in meno delle attese, Nadal l’1% in meno, Andy Murray lo stesso numero di volte e David Ferrer il 3% delle volte in più.
In ultimo, è molto più probabile che i giocatori in risposta non cerchino in tutti i modi di arrivare a una situazione di punteggio di 15-30 se sono già vicini a chiudere il set. Su punteggi di game come 0-4, 0-5 e 1-5, il punteggio arriva sul 15-30 il 10% in meno del solito. All’estremo opposto, due dei game in cui è più frequente una situazione di punteggio di 15-30 sono 5-6 e 6-5, quando si arriva sul 15-30 l’8% in più del solito.
La grande importanza del punto sul 15-30
Come abbiamo visto, c’è una differenza significativa tra vincere o perdere il punto sul 15-30. Nelle 290 mila partite che ho analizzato per questo articolo, il giocatore che serve o quello che è in risposta non ha un vantaggio specifico sul 15-30. Ci sono però alcuni giocatori che servono meglio di altri.
Da un confronto tra la frequenza di punti ottenuti al servizio sul 15-30 e la tipica frequenza di punti ottenuti al servizio, questo è l’elenco dei primi 11 giocatori, in cui compaiono diversi mancini, non a sorpresa.
Giocatore Game Game VA Game EV Indice Young 1298 204 229 1.12 Haase 2134 322 347 1.08 Johnson 1194 181 195 1.08 Paire 1848 313 336 1.08 Verdasco 2571 395 423 1.07 Bellucci 1906 300 321 1.07 Isner 3166 421 449 1.07 Malisse 1125 175 186 1.06 Pospisil 1541 243 258 1.06 Nadal 3209 470 497 1.06 Tomic 2124 328 347 1.06
C’è di nuovo Isner, il quale compensa il fatto di trovarsi sul 15-30 più spesso di quanto dovrebbe.
Questo è l’elenco dei giocatori che vincono il punto sul 15-30 meno spesso di quanto vincano gli altri punti al servizio.
Giocatore Game Game VA Game EV Indice Berlocq 1867 303 273 0.90 Montanes 1183 191 173 0.91 Anderson 2946 377 342 0.91 Garcia-Lopez 2356 397 370 0.93 Bautista-Agut 1716 264 247 0.93 Monaco 2326 360 338 0.94 Ebden 1088 186 176 0.94 Dimitrov 2647 360 341 0.95 Gasquet 2897 380 360 0.95 Murray 3416 473 449 0.95
Il confronto delle prestazioni in risposta sul 15-30 è meno interessante. Va notato però che vincere il punto in questa situazione cruciale è correlato, almeno debolmente, con i risultati complessivi di un giocatore: otto dei primi dieci giocatori al mondo del momento (tutti tranne Roger Federer e Milos Raonic) vincono il punto sul 15-30 più spesso delle attese. Djokovic vince il 4% in più delle attese, Nadal e Berdych il 3% in più.
Anche in questo caso, analizzare l’andamento del game sul 15-30 in funzione del punteggio nel set è istruttivo. Quando il giocatore al servizio ha un vantaggio consistente nel set, come sul 5-1, 4-0, 3-2 e 3-0, è meno probabile che vinca il punto sul 15-30. Quando invece si trova a dover servire molto indietro nel punteggio, come sullo 0-3, 1-4, 0-4, etc. è più probabile che vinca il punto sul 15-30. Per quanto minima, questa è un’evidenza del fatto che vincere un set può essere difficile.
Vincere il game dal 15-30
Per il giocatore al servizio, arrivare sul 15-30 non è esattamente una buona idea. Se confrontata con il modello teorico però, non è una situazione così negativa. Dal 15-30 infatti, il giocatore al servizio vince il 2% più spesso di quanto il modello preveda. Per quanto non sia un effetto sostanziale, è comunque persistente.
Questo è l’elenco dei giocatori che giocano meglio del solito da una situazione di 15-30, vincendo game molto più spesso di quanto il modello preveda.
Giocatore Game Game VA Game EV Indice Davydenko 1488 194 228 1.17 Johnson 1194 166 190 1.14 Young 1298 163 185 1.13 Isner 3166 423 470 1.11 Mahut 1344 172 188 1.09 Paire 1848 266 288 1.08 Lacko 1162 164 177 1.08 Nadal 3209 450 484 1.08 Klizan 1534 201 216 1.08 Lopez 2598 341 367 1.07 Berdych 3947 556 597 1.07
Ovviamente, questo elenco comprende molti dei giocatori che già si distinguono per il livello di gioco sul 15-30, inclusi molti mancini. La grande sorpresa è data da Nikolay Davydenko, un giocatore considerato da molti debole nelle situazioni più importanti e tra i primi nomi di giocatori con una reputazione discutibile in situazioni ad alta pressione. Eppure Davydenko, almeno verso la fine della sua carriera, era molto efficace in situazioni di punteggio di questo tipo.
Nadal invece è l’unico di questo elenco a essere anche ai primi posti tra i giocatori in risposta che giocano sopra la media da 15-30. Nadal supera le attese in quell’aspetto di gioco del 7%, meglio di qualsiasi altro giocatore negli ultimi anni.
Infine, questo è l’elenco dei giocatori al servizio che giocano sotto la media da 15-30.
Giocatore Game Game VA Game EV Indice Brown 1013 122 111 0.91 Robredo 2140 289 270 0.93 Dolgopolov 2379 306 288 0.94 Delbonis 1110 157 148 0.94 Monaco 2326 304 289 0.95 Bolelli 1015 132 126 0.96 Mathieu 1083 155 148 0.96 Muller 1332 179 172 0.96 Berlocq 1867 256 246 0.96 Dimitrov 2647 333 320 0.96 Gasquet 2897 352 339 0.96
Conclusioni provvisorie
Sotto certi aspetti, questa è una tematica in cui saggezza popolare tennistica e analisi statistica concordano: il punto da giocare su una situazione di punteggio di 15-30 è molto importante, anche se, inserito nel contesto, non ha più importanza di alcuni dei punti successivi.
Questi numeri mostrano come alcuni giocatori siano meglio di altri in determinati momenti di ogni game. Per alcuni, punti di forza e di debolezza si compensano, per altri, le statistiche possono evidenziare una situazione di particolare pressione che il giocatore non è in grado di reggere.
Sebbene alcuni esempi di ciascun estremo sono significativi, è anche importante ricondurli al giusto contesto. Per il giocatore medio, il punteggio raggiunge il 15-30 in circa un quarto dei game giocati, quindi giocare il 10% meglio o peggio delle attese in queste circostanze ha effetto solo su un game ogni quaranta.
L’effetto si somma nel corso di una carriera, ma difficilmente si potranno individuare queste tendenze durante una partita o un anche un intero torneo. Per quanto giocare meglio delle attese sul 15-30 (o su qualsiasi altra categoria di punteggio) sia vantaggioso, raramente i migliori giocatori vi fanno affidamento. Se si gioca così bene come Djokovic, non serve giocare ancora meglio nelle situazioni più importanti. È sufficiente mantenere il livello atteso. ◼︎