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Sulla scelta di una mina vagante a Wimbledon

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Pubblicato il 2 luglio 2017 su HiddenGameOfTennis – Traduzione di Edoardo Salvati

// Solitamente, l’idea della mina vagante in un tabellone è quella di un giocatore che non ci si aspetta di veder vincere o, in atro tipo di formulazione, un giocatore che vince ma del quale si conosceva poco in precedenza.

Applicate al tennis, diventano due diverse misure: la maggior parte delle persone non pensa che Grigor Dimitrov vincerà, ma non si può proprio dire che di lui si conosca poco. Inoltre, c’è il problema di capire quali attese siano considerate normali e quale sia il livello di conoscenza dello sport considerabile standard. È possibile che gli esperti attribuiranno a Stanislas Wawrinka più probabilità di vincere Wimbledon di quanto non faccia lo spettatore occasionale, che invece potrebbe avere difficoltà a riconoscerlo anche in una foto segnaletica.

Per fare un termine di paragone, se si decide di scegliere come mina vagante nel torneo di basket collegiale americano NCAA una delle prime quattro teste di serie della relativa sezione o region, non si è veramente optato per una mina vagante. In riferimento al tabellone di Wimbledon, questo vorrebbe dire che nessuna delle prime sedici teste di serie può essere una mina vagante. O ancora, rispetto al campo partecipanti (16 squadre delle 64 del torneo NCAA), nessuna delle prime trentadue teste di serie sarebbe considerabile una mina vagante (25% di 128 giocatori).

Nel tennis non è come nel torneo NCAA di basket

Questa regola quindi non può funzionare per il tennis. Se Lucas Pouille, testa di serie numero 14, vincesse Wimbledon, sarebbe senza dubbio un risultato sconvolgente ma – utilizzando le teste di serie del torneo NCAA come standard – non rientrerebbe nella definizione di mina vagante. Sarebbe però facilmente identificabile come giocatore da cui non ci si aspettava vincesse e forse anche uno del quale si conosceva poco in precedenza.

È più probabile che sul concetto di mina vagante per il torneo NCAA incidano i mini tornei che sono le quattro singole region, quindi in verità le mine vaganti sono le squadre con testa di serie dalla 5 in avanti in una sezione, escludendo di fatto dalla definizione solo le prime quattro teste di serie.

Nel tennis, questo renderebbe Wawrinka una mina vagante, alquanto strano considerando che è l’unico giocatore dopo i Fantastici Quattro che si pensa possa avere una possibilità di vittoria finale in uno Slam. Ci sono persone che si aspettano davvero che Wawrinka possa vincere Wimbledon? Gli allibratori di Las Vegas pesano abbia solo il 3% di probabilità (Wawrinka è già uscito dal torneo perdendo al primo turno, n.d.t.). C’erano poche squadre (ad esempio Wichita State e St. Mary’s) ad avere una probabilità del 3% nel torneo NCAA 2017. E cosa penserebbe lo spettatore medio sulle probabilità di Wawrinka?

Percentuale cumulativa di vittoria attesa

Invece di usare i numeri delle teste di serie, ho pensato che sarebbe interessante verificare la percentuale cumulativa di vittoria attesa per le prime sedici teste di serie del torneo NCAA 2017.

KenPom

Ho riguardato quindi le valutazioni di KenPom per le teste di serie alla numero 1 alla numero 4 e verificato i suoi pronostici. Complessivamente, le squadre a cui poi sono state attribuite le prime sedici teste di serie avevano una probabilità di circa l’80% di vincere il torneo. Ricordo (e si potrebbe verificare su Google) che le quote di Las Vegas erano nello stesso intorno.

Ipotizziamo quindi di sommare la percentuale di vittoria attesa per ciascuna testa di serie a Wimbledon fino a raggiungere l’80%, e di considerare qualsiasi giocatore fuori da quell’insieme una mina vagante.

OddsPortal

Inizio con le quote di Las Vegas, utilizzando le medie da OddsPortal.com e ipotizzando una commissione del 4.5%. Superiamo il limite dell’80% con Rafael Nadal, che significa che le teste di serie dalla numero 5 in avanti – iniziando proprio da Wawrinka – sono considerabili una mina vagante.

TennisAbstract

Proviamo ora con le previsioni di TennisAbstract. In questo caso, il limite dell’80% è superato ancora più velocemente, con Roger Federer, aspetto che renderebbe Nadal una mina vagante. TennisAbstract assegna a Nadal una percentuale di vittoria del 4.2%, Las Vegas pensa che sia il 17%, per me è al 5.5%.

FirstBallIn

Con le mie previsioni, supereremmo il limite dell’80% con Nadal, rendendo quindi nuovamente Wawrinka una mina vagante. Las Vegas gli assegna un 3%, per me ha solo l’1.2% (abbiamo appunto visto che Wawrinka è poi uscito al primo turno, n.d.t.). Siamo nell’ordine di Cincinnati o Michigan nel torneo NCAA 2017, con Michigan che si è comportata egregiamente da mina vagante fino agli ultimi secondi dello Sweet Sixteen, cioè le partite di ottavi di finale.

Invece delle teste di serie, potremmo procedere a spuntare i singoli favoriti a partire dall’alto secondo le quote di Las Vegas, ma Wawrinka comunque manterrebbe il suo status di mina vagante. Se usassimo l’85% come limite anziché l’80%, sia il taglio di Las Vegas che quello generato dai miei pronostici arriverebbe intorno a Milos Raonic, rendendo Marin Cilic e Dominic Thiem mine vaganti del tabellone. Penso che entrambi possano consensualmente rientrare nella definizione “non ci si attende che vincano”.

Le quote di Las Vegas e altri esperti non gli affidano molte probabilità di vincere e lo spettatore medio raramente ha sentito parlare di loro. Recentemente un super patito di tennis mi ha chiesto se conoscessi un giovane giocatore chiamato “Time”, mentre un altro, nel posto in cui gioco a tennis spesso, si riferisce alla testa di serie numero 10 con “Zuh-VAIR-uh-vev” (che a ben vedere è molto più difficile da pronunciare del suo vero nome). È interessante notare che con un limite di 85% e procedendo a spuntare i favoriti secondo le quote di Las Vegas, invece che procedendo in funzione delle teste di serie, si escluderebbe Cilic dallo status di mina vagante, mentre rientrerebbero Raonic e Wawrinka!

Soddisfare tutti i criteri

Ho deciso quindi di introdurre una formulazione per la quale tutti i seguenti criteri devono essere soddisfatti:

  • lo spettatore medio non deve avere familiarità del giocatore; in questo senso conta l’errata pronuncia del nome, la non conoscenza della nazione di provenienza, e gli sguardi impietriti nelle conversazioni quando ci si riferisce a lui
  • i pronostici, tra cui quelli di Las Vegas, non devono dare in generale più del 5% di probabilità di vittoria al giocatore
  • il giocatore non deve rientrare nel primo 85% di probabilità di vittoria, partendo dalla probabilità delle prime teste di serie e in funzione delle quote di Las Vegas o di altri pronostici ragionevolmente attendibili.

La mia mina vagante? I miei pronostici direbbero Kei Nishikori con il 3.1% (Las Vegas lo considera da 1.1%), ma scelgo Jo-Wilfried Tsonga con il 2.6% (Las Vegas lo considera da 1.4%). ◼︎

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