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Aryna Sabalenka, regina della terra battuta?

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Pubblicato il 6 maggio 2025 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati

// Per un po’ sembrava che Aryna Sabalenka e Iga Swiatek si sarebbero divise il bottino, con la prima a dominare sul cemento e la seconda a continuare il suo regno sulla terra battuta. Al momento, è Sabalenka a prendersi tutto: è la numero 1 del mondo da sei mesi, con un incredibile divario di 4300 punti su tutte le altre. Ha da poco vinto il terzo titolo a Madrid battendo in due set secchi Coco Gauff, fresca vincitrice contro Swiatek in una delle peggiori giornate sul rosso per la polacca. Non solo Sabalenka è prima anche nelle mie valutazioni Elo, ma lo è anche per quelle specifiche per la terra. Almeno per Elo, Sabalenka è la favorita al Roland Garros. In parte, la spiegazione è nelle difficoltà recenti di Swiatek, anche se Sabalenka da tempo è pronta a cogliere l’opportunità. La tabella riepiloga i risultati di Sabalenka sul circuito maggiore in funzione della superficie.

Superficie   V-P      % Vitt.   % Sv vinti   % Brk   % PVT  
Cemento      244-79   73%       75%          37%     53%  
Terra        74-29    72%       74%          38%     53%

Non è esattamente la fotografia di una giocatrice con una forte preferenza di superficie. Ha raggiunto dieci finali in carriera sulla terra, vincendone tre e perdendone quattro contro Swiatek. Di converso, le tre vittorie (e un’altra finale) sono arrivate a Madrid e quattro finali a Stoccarda, entrambi eventi storicamente favorevoli alle giocatrici dai colpi pesanti, Madrid per via dell’altitudine e Stoccarda con condizioni stabili da torneo al coperto. Roma e Parigi presentano altro tipo di ostacoli.

Sabalenka è davvero la nuova regina della terra battuta, o il suo dominio è limitato alla capitale spagnola? È la giocatrice da battere al Roland Garros? Ecco un ulteriore dettaglio del rendimento sulla terra, rispetto al torneo.

Torneo           V-P    % 1ma   %2nda   PVR     DR  
Roland Garros    16-7   67.4%   44.5%   47.7%   1.15  
Roma             9-6    65.4%   44.2%   44.3%   1.04  
Madrid           23-4   69.9%   50.6%   44.9%   1.19  
Stoccarda        13-5   69.9%   47.5%   43.2%   1.12

(DR = Dominance Ratio, la percentuale di punti vinti alla risposta diviso i punti persi al servizio)

Mentre Madrid è il campo giochi privato di Sabalenka, Roma non è chiaramente l’appuntamento che preferisce. Le statistiche complessive dal Roland Garros però sono più in linea con quelle dove ha accumulato così tante finali. Probabilmente torna alla memoria la dura sconfitta ai quarti l’anno scorso contro Mirra Andreeva per 7-6 4-6 4-6. Avevo dimenticato che si trattava della quinta eliminazione consecutiva a Parigi al terzo set. Due anni fa, ci erano volute più di tre ore a Karolina Muchova per batterla e andare in finale. Nel 2020, Sabalenka aveva vinto più punti di Ons Jabeur, pur vedendo poi l’avversaria avanzare al quarto turno. Una parata di sconfitte di misura non muovono a favore del titolo di regina della terra battuta, dopotutto Swiatek avrebbe vinto alcune di quelle partite in circa 56 minuti. È solamente un richiamo al fatto che Sabalenka ci è andata spesso vicina, e al momento sta giocando quasi ai suoi massimi livelli, per cui è facile pensare che mantenendo quella forma anche al Roland Garros le cose possano andare per il verso giusto (Sabalenka ha finalmente raggiunto la finale nell’edizione in corso battendo 6-0 al terzo set proprio Swiatek, e affronterà Gauff n.d.t.)

Insensibilità alla superficie

La tabella elenca alcuni valori di velocità della superficie (per gli uomini) delle ultime 52 settimane. Stoccarda è un torneo solo femminile, ho inserito quindi Amburgo come approssimazione di massima.

Anno  Torneo          Velocità Superficie
2024  Roland Garros   0.66  
2024  Roma            0.67  
2024  Madrid          0.82  
2024  Amburgo         0.89

(La velocità della superficie è un indice basato sulla frequenza di ace. Il motivo per cui uso dati da partite maschili è perché i giocatori servono più ace, rendendo più abbondanti le informazioni per valutare la condizione del campo).

La media del circuito tra tutte le superfici è 1.0. Valori di velocità tra 0.8 e 0.9 tendono alla lentezza, sono più come un cemento lento. Ad esempio, il Masters di Montreal dello scorso anno aveva un valore di 0.8, quasi identico a Madrid. Il punto è che esiste una chiara separazione tra i tradizionali tornei in terra e quelli più recenti, a sottolineare che una forte colpitrice come Sabalenka tende a fare più fatica in posti come Roma e Parigi. Nonostante il numero di trofei, gli effetti della superficie non si manifestano dove mi aspetterei di trovarli dalle statistiche. Grazie principalmente alla mia insana ossessione, abbiamo nel database del Match Charting Project quasi tutte le partite di Sabalenka del circuito maggiore. Rispetto a quei dati, ecco le risultanze della lunghezza media dello scambio, in funzione del torneo.

Torneo          Scambio medio  
Roland Garros   3.54  
Roma            3.25  
Madrid          3.30  
Stoccarda       3.14

Sabalenka ha sovvertito la lentezza della terra del Foro Italico, riuscendo in qualche modo a giocare scambi più corti che a Madrid. Si può attribuire del merito alle avversarie — ha avuto contro Jelena Ostapenko, Dayana Yastremska e Danielle Collins — ma anche nella partita con Swiatek del 2022 lo scambio medio è stato di soli 3.1 colpi. Si ritrova la stessa dinamica, o la sua assenza, nelle statistiche al servizio. La tabella che segue mostra la frequenza con cui i servizi di Sabalenka non hanno risposta, e la percentuale di punti che vince con il servizio o con il primo colpo dopo il servizio.

Torneo          % No risp.   <=3 % PV  
Roland Garros   27.2%        46.9%  
Roma            31.6%        49.0%  
Madrid          30.4%        49.6%  
Stoccarda       36.0%        54.0%

Sebbene Stoccarda sia un paradiso per il servizio, la differenza tra Madrid e Roma resta minima. Guardando questi numeri, non si è portati a pensare che Sabalenka abbia vinto tre titoli di uno dei tornei e sia 9-6 in carriera nell’altro. Quantomeno, sembra che la terra lenta non le abbia impedito di impostare il suo gioco.

Le palle corte

Lo scorso anno Sabalenka ha cambiato tattica sulla terra battuta, colpendo più palle corte che mai, specialmente a Roma e Parigi. In una mia precedente analisi è emerso che si è rivelato un successo su più dimensioni: “La Sabalenka terraiola ha ottenuto il meglio dei due mondi. Ha vinto più punti con la palla corta e ha vinto più punti per una sorta di effetto placebo associato alla tattica. Forse per via della sua crescente reputazione da regina della palla corta, l’effetto sta persistendo da giugno (2024), anche quando non usa quel particolare colpo così spesso”.

In teoria, la palla corta mette a disagio le avversarie, e la ricaduta positiva di una palla corta efficace va oltre il singolo punto. Già è complicato gestire la potenza che Sabalenka è in grado di sprigionare, pensare anche di dover correre in avanti rende la questione ancora più intricata. Quell’effetto non ha conseguenze su tutte — per Jabeur è neutro ad esempio — ma ha reso Sabalenka ancora più letale. Sabalenka ha colpito 11 palle corte nella semifinale di Madrid contro Elina Svitolina e altrettante in finale contro Coco Gauff. Ha vinto 14 su 22 di quei punti. Se ha funzionato a Madrid, quasi sicuramente porterà frutti anche su superfici più solenni come quelle di Roma e Parigi (nel quarto di finale perso 4-6 3-6 contro Qinwen Zheng a Roma, Sabalenka ha colpito 10 palle corte vincendo il 50% dei punti, n.d.t.). Pur rimanendo un aggiustamento secondario, è stata senza dubbio positivo. In poche hanno beneficiato della palla corta come Sabalenka lo scorso anno durante la stagione sulla terra.

Incoronazione?

Sono tutti segnali che suggeriscono Sabalenka come la favorita al Roland Garros, matematicamente quanto psicologicamente. Se è la nuova regina della terra però, per ora è solo da indicazione statistica. Swiatek sulla terra è un talento da una volta in una generazione e se gioca al meglio, Sabalenka è fortunata ad andare al terzo set. L’arringa per la numero uno del mondo quindi è più prosaica. Chi potrebbe sconfiggerla? Di sicuro una Swiatek che risorge. Anche Andreeva potrebbe darle di nuovo problemi, perché forse nessuna come lei può neutralizzarle il servizio. Ostapenko potrebbe farsi strada come a Stoccarda, ma è più una minaccia per Swiatek che Sabalenka. La fortuna del tabellone è un fattore da considerare quando c’è di mezzo la lituana (che però a Parigi ha perso al terzo turno contro Elena Rybakina, mentre Andreeva è stata eliminata ai quarti di finale da Lois Boisson, n.d.t.). Pur non avendo vinto a Roma (dove Swiatek ha perso addirittura nei trentaduesimi e Ostapenko nei sedicesimi, contro Jasmine Paolini che ha poi vinto il torneo, n.d.t.), Sabalenka è ancora la favorita al Roland Garros, non solo per la matematica. ◼︎

Aryna Sabalenka, Queen of Clay?

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