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Le strisce vincenti più sorprendenti nell’era Open del tennis maschile

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Pubblicato il 20 agosto 2017 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati

// Denis Shapovalov, tra i giocatori della Next Gen ATP, ha sorpreso tutti raggiungendo la semifinale al Canada Masters 2017 con convincenti vittorie consecutive su Juan Martin Del Potro e Rafael Nadal.

Mi sono quindi chiesto: è stata una delle strisce vincenti più sorprendenti di sempre?

Per cercare di trovare una risposta, ho analizzato la probabilità delle strisce vincenti di un giocatore in funzione della valutazione Elo. In generale, la probabilità finale è semplicemente il prodotto tra probabilità di eventi multipli.

Ad esempio, la probabilità di ottenere 6 tre volte di fila lanciando un tradizionale dado a sei facce (con la medesima probabilità per ciascuna faccia) è 1/6 × 1/6 ×1/6 ≈ 0.005. Minore la probabilità, più sorprendente la stringa di eventi.

Per applicare questo concetto al tennis, ho moltiplicato le probabilità di vittoria associate alla valutazione Elo di un giocatore nel corso di una striscia vincente. La probabilità di vittoria si riduce con l’allungarsi della striscia e quando le singole vittorie di una striscia sono più inaspettate.

Le prime 10 strisce vincenti più sorprendenti nel circuito maschile

Questi sono i criteri che ho applicato per arrivare alla classifica:

  • almeno una partita deve essere stata giocata in un torneo Master o Slam. Questo perché non è chiaro se sconfitte a sorpresa in tornei di categoria inferiore dovrebbero avere lo stesso peso di quelle nei tornei più importanti
  • non sono state considerate le partite di Coppa Davis e delle Olimpiadi
  • non si è tenuto conto dei ritiri pre e durante la partita.

E queste sono le 10 strisce vincenti più improbabili dell’era Open (e – per derivazione – di sempre):

  1. Thomas Muster, 1995 – Muster ha vinto 35 partite di fila nel 1995 – il periodo di massima forma – con cui ha conquistato il (suo unico) Roland Garros, il Monte Carlo Masters e gli Internazionali d’Italia. Ha sconfitto giocatori di qualità, rendendo la probabilità della striscia vincente pari a 0.000002
  2. John Marks, 1979 – Marks ha raggiunto la finale degli Australian Open 1979, battendo, tra gli altri, Arthur Ashe. Pur trattandosi di una striscia di sole 4 partite, Marks è partito da un pessimo Elo di 1337 punti, che ha portato la probabilità della striscia vincente a essere pari a 0.000012.
  3. Goran Ivanisevic, 2001 – La striscia che ha portato Ivanisevic a vincere Wimbledon 2001 si classifica al terzo posto. Ha vinto 9 partite di fila, battendo tra gli altri Marat Safin, Patrick Rafter, Andy Roddick e Tim Henman, prima di perdere negli ottavi di finale a Cincinnati. Probabilità della striscia vincente pari a 0.000038.
  4. Thomas Enqvist, 1993 – Enqvist ha vinto il torneo di Schenectady nel 1993, battendo Ivan Lendl, prima di vincere a sorpresa contro Andre Agassi nel primo turno degli US Open e perdere per mano di Pete Sampras negli ottavi di finale. Con un Elo iniziale di soli 1643 punti, la sua striscia si posiziona al quarto posto, con una probabilità pari a 0.000053.
  5. Alex Obrien, 1996 – Obrien ha vinto il torneo di New Haven e raggiunto i quarti di finale al Canada Masters. Ha battuto giocatori come Yevgeny Kafelnikov e Mark Philippoussis, vincendo 9 partite di fila. Probabilità della striscia vincente pari a 0.000053.
  6. Novak Djokovic, 2011 – La famosa striscia di Djokovic si classifica al sesto posto. Ha vinto 38 partite di fila, battendo Roger Federer tre volte e Rafael Nadal quattro volte. Sebbene avesse una valutazione Elo già inizialmente molto alta (2236 punti), questa striscia incredibile aveva una probabilità pari a solo 0.000055.
  7. Vladimir Voltchkov, 2000 – Voltchkov ha raggiunto la semifinale a Wimbledon 2000 con un Elo di partenza di soli 1499 punti. Stando alla sua pagina Wikipedia, ha tratto ispirazione in quel periodo dal film Il Gladiatore, che ha guardato per quattro volte, ottenendo dalla stampa inglese il soprannome di “Vladiator” e il ruolo di idolo personale. Probabilità della striscia vincente pari a 0.000065.
  8. Jerzy Janowicz, 2012 – Janowicz ha raggiunto la finale al Master di Parigi Bercy 2012. Partendo da una valutazione Elo di soli 1549 punti, ha battuto Philipp Kohlschreiber, Marin Cilic, Andy Murray e Gilles Simon, perdendo da David Ferrer. Probabilità della striscia vincente pari a 0.000107.
  9. Marat Safin, 2000 – Safin ha conseguito una striscia di 12 partite nel 2000, vincendo i tornei di Barcellona e Maiorca prima di perdere al secondo turno degli Internazionali d’Italia. Probabilità della striscia vincente pari a 0.000107.
  10. Guillermo Vilas, 1977 – Vilas ha collezionato una striscia impensabile di 73 vittorie nel 1977, vincendo 12 tornei di fila. Tuttavia, si posiziona solamente al decimo posto perché ci si attendeva che vincesse molte di quelle partite. Probabilità della striscia vincente pari a 0.000120.

Come si valuta la striscia di Shapovalov?

La striscia vincente di Shapovalov ha avuto una probabilità pari a 0.00046, valida per il 32esimo posto dalla classifica di sempre. Si tratta di un risultato già di per sé sorprendente, lo diventa ulteriormente nel momento in cui si considera che Shapovalov aveva giocato solamente otto partite sul circuito maggiore all’inizio della sua striscia.

Se limitiamo l’analisi alle strisce vincenti ottenute da giocatori con meno di 30 partite in carriera, Shapovalov entra nei primi 10, al settimo posto. Solo Voltchkov (Wimbledon 2000), Janowicz (Parigi Bercy 2012), Alexander Popp (Wimbledon 2000), John Andrews (Roland Garros 1975), Mark Vines (Parigi Bercy 1982), e Nick Kyrgios (Wimbledon 2014) hanno avuto strisce più sorprendenti nelle fasi iniziali della loro carriera.

Una curiosità finale: se Shapovalov avesse battuto Alexander Zverev – il suo avversario in semifinale – si sarebbe piazzato al sesto posto. Pur con quella sconfitta, l’ascesa di Shapovalov è una delle più rapide di sempre, rendendolo un giocatore, per il futuro, su cui puntare i riflettori. ◼︎

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