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Il divario nelle valutazioni sulla terra battuta si sta riducendo

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Pubblicato il 24 maggio 2021 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati

// Alla ricerca del suo quattordicesimo Roland Garros, sin dalla prima vittoria nel 2005 Rafael Nadal ha dominato sulla terra di Parigi come nessun altro. Solo gli infortuni lo hanno occasionalmente fermato. Sarà così anche nel 2021? In quest’articolo, si esaminano le valutazioni sulla terra di diversi giocatori prima del completamento del tabellone principale del Roland Garros per mostrare come rappresentino un attacco crescente al regno di Nadal nella sua veste di re della terra battuta.

Se a Parigi sono tutti in attesa di vedere se Nadal sarà in grado, ancora una volta, di allungare l’incredibile record sulla terra, la stagione di preparazione al secondo Slam dell’anno è il miglior indicatore in nostro possesso del suo stato di forma e capacità di vincere per la quattordicesima volta. E la parola che forse descrive con più precisione il rendimento dell’ultimo periodo è “altalenante”. Ha infatti perso ai quarti di finale sia al Monte Carlo Masters che al Madrid Masters, insieme però ai due titoli di Barcellona e degli Internazionali d’Italia.

Qualche crepa nella sua armatura la si è vista in tutti i tornei di preparazione. In molti set la prima di Nadal e il suo dritto letale sono sembrati scomparire. E ha perso un set in entrambe le finali poi vinte. Non è un dettaglio di così poco conto quando si considera che dal 2007 al 2018 Nadal ha sempre vinto almeno un torneo di preparazione sulla terra senza nemmeno perdere un set in finale. Gli alti e bassi nel rendimento di Nadal delle ultime settimane non ci permettono di sapere con esattezza il suo livello a questo punto della stagione, sia rispetto agli avversari che allo stesso momento degli anni passati. Si trova nella stessa posizione dell’inizio del Roland Garros 2020? È sempre ancora il favorito per la vittoria finale? Proprio per trovare risposte a questo tipo di domande torna molto utile affidarsi a sistemi come le valutazioni Elo, perché si muovo nell’ombra di ogni partita giocata e aggiustano le stime della bravura di un giocatore in funzione di ciascun risultato e della qualità dell’avversario affrontato.

Che indicazioni possono dare le valutazioni Elo su Nadal al Roland Garros?

Il grafico dell’immagine 1 mostra le valutazioni di Nadal alla vigilia del Roland Garros sulla base della variazione del margine di vittoria associato al valore Elo specifico per la terra, dal 2018 a oggi. Ho fatto riferimento a questo intervallo temporale perché ritengo che il 2018 è il periodo più recente in cui Nadal era quasi invincibile sulla terra. I nove pallini riportati in ogni anno identificano gli avversari con la valutazione più vicina a quella di Nadal. Pur comunque il favorito per le valutazioni, è fondamentale però notare come dal 2018 la sicurezza del primato è diminuita anno dopo anno, diminuendo da uno stratosferico +2742 a un +2623 del 2021, un valore sempre altissimo ma che segnala una diminuzione di 100 punti, certamente non passata inosservata né a lui né ai suoi rivali.

IMMAGINE 1 – Valutazioni Elo aggiustate per margine di vittoria alla vigilia del Roland Garros, dal 2018 al 2021

Un’altra considerazione che emerge osservando l’andamento delle valutazioni dei più forti sulla terra degli anni scorsi è il numero di giocatori che rientrano ora tra quelli in grado di gareggiare con Nadal. Erano infatti un tempo solo Novak Djokovic e Dominic Thiem gli unici ad avere possibilità non nulle di detronizzare Nadal sulla terra. Per la prima volta da diversi anni, ci sono 8 giocatori a meno di 300 punti dalla valutazione di Nadal. In termini probabilistici, si parla di giocatori con più del 15% di probabilità di vincere una partita sulla terra contro Nadal.

Un elemento che le valutazioni non catturano è il vantaggio psicologico, vale a dire la dinamica positiva che ha trascinato un giocatore a raggiungere il livello in cui si sta attualmente esprimendo. Nell’immagine 2 possiamo vedere che molti dei giocatori considerati tra i più accreditati arrivano da un momento decisamente favorevole, in particolare Stefanos Tsitsipas, Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Casper Ruud e Andrey Rublev (Aslan Karatsev è appena fuori dai primi 10, ma ha avuto il miglioramento più sensazionale di qualsiasi giocatore del passato recente). Fatto salvo che il vantaggio psicologico è realmente un’arma in più per un giocatore (spesso ipotizzato ma raramente dimostrato), questo potrebbe essere un altro modo in cui chi insegue ha potenzialmente del margine su Nadal.

IMMAGINE 2 – Andamento delle valutazioni Elo aggiustate per margine di vittoria dei primi 10 per punteggio Elo alla vigilia del Roland Garros 2021

Anche considerando tutti gli aspetti non tangibili tralasciati da questi sistemi di valutazione (impatto della pandemia, infortuni, fiducia in sé stessi, per citarne alcuni), è comunque interessante notare che danno credito alla mia supposizione iniziale. Ci fanno vedere infatti che esperienza e totale dominio tecnico sulla terra confermano Nadal come favorito ma che, allo stesso tempo, è più vulnerabile che mai per una sconfitta a sorpresa. Segnalano inoltre che, nonostante tutto quello che il tennis e il mondo intero hanno vissuto nei sedici mesi passati, molti dei giocatori di vertice non hanno perso l’abilità di stupire. È il momento di ripassare il francese! ◼︎

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