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Idee rubate al golf: la Hall of Fame

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Pubblicato il 24 settembre 2018 su HiddenGameOfTennis – Traduzione di Edoardo Salvati

// Il terzo articolo della serie.

L’International Tennis Hall of Fame si trova a Newport, nello stato americano del Rhode Island. Newport è una cittadina molto affascinante del New England e la sua Hall of Fame, con una collezione di oggetti e artefatti anche storici, è decisamente tradizionale. Durante la settimana dell’investitura si gioca un torneo 250 sull’erba. L’edificio principale è coperto da edera. Pur relativamente piccola, è una struttura incantevole.   

Il contesto delle due Hall of Fame

Si arriva alla Hall of Fame guidando per Bellevue Avenue, la strada principale che attraversa il paese, ed è uno degli edifici che si incontrano in mezzo ad altri edifici. Sono andato a Newport una volta e ho notato la Hall of Fame solo sulla via di ritorno (ero di passaggio per altri motivi). All’incrocio successivo c’è il palazzo della Social Security Administration, mentre a un isolato di distanza si trovano un Dunkin’ Donuts e un CVS. Non ci si fermerebbe da quelle parti se non fosse per la Hall of Fame di tennis. 

La World Golf Hall of Fame è a St. Augustine, Florida, non lontano dal quartier generale di Ponte Vedra (dove si trova anche la sede dell’ATP). La Hall of Fame di Golf è parte del complesso che prende il nome di World Golf Village, una specie di Disney World per il golf in piccolo. Oltre allo spazio tradizionalmente dedicato alla Hall of Fame, con targhe e memorabilia, ci sono negozi, hotel, un cinema IMAX che proietta film totalmente estranei al golf e – fondamentale – due campi da golf.

C’è un gigantesco lago vicino agli edifici principali e i marciapiedi che lo circondano recano iscrizioni con i nomi dei giocatori entrati nella Hall of Fame. Con pochi dollari, si può anche acquistare uno dei mattoni del marciapiede e far incidere un messaggio personale prima che venga posto accanto al campione che si è scelto.   

Ci si arriva dalla I-95, seguendo indicazioni su cartelli dedicati al World Golf Village (chiamato in realtà World Golf Village Boulevard) e guidando poi su stradine per arrivare alle varie attrazioni. Non c’è nulla di emozionante negli edifici del complesso – per la maggior parte con facciate rosa Florida o imitazione di architettura spagnola – che non hanno di certo il fascino di Newport. Anzi, non hanno alcun tipo di fascino. Non ci sono altri insediamenti nelle vicinanze se non le caratteristiche case a schiera con tetto triangolare della Florida (per quanto in quartieri di piacevole contesto). 

Cosa può imparare la Hall of Fame di tennis dalla Hall of Fame di golf?

Lo dico per chiarezza, a me piace il fascino di Newport. Il World Golf Village invece non ha fascino. Chi lo ha costruito però ha deciso di sacrificare la bellezza estetica per un approccio creativo al tema della Hall of Fame. Il World Golf Village non è più solo un museo, ma è una meta turistica.

L’International Tennis Hall of Fame non è una meta. Ci si va se si è a Newport per altre ragioni, o nel vicino New England. Si programma di andare al World Golf Village e di rimanerci una settimana. Non ci si passa solo perché è capitato di essere già a St. Augustine.

Come mai è così? Non è solo una questione di località. St. Augustine è più vicina, ma è una città turistica, non una vera e propria città. Il World Golf Village è a 30-45 minuti a sud di Jacksonville e a 90 minuti abbondanti a nord di Orlando. È stato costruito nel mezzo del nulla in modo da non fare leva solo sulla popolazione della zona, ma per essere una destinazione principale. 

Ed è per questo che possiede tutti gli elementi di un’attrazione turistica. Ci sono ristoranti (come il Caddyshack, di proprietà di Bill Murray, attore dell’omonimo film ambientato su un campo da golf), ci sono posti in cui fermarsi pieni di foto di giocatori e campi da golf. Non sorprende che anche i posti in cui dormire siano a tema.

E ci sono altre cose da fare oltre a visitare il museo, come ad esempio giocare a lungo a golf sui due campi del World Golf Village, che prendono il nome di giocatori della Hall of Fame e che sono stati ideati con il loro aiuto.

L’International Tennis Hall of Fame non ha infrastrutture così dettagliate e quelle che ci sono comunque non rientrano in un’offerta di esperienza dedicata. Si può stare in un hotel, ma è semplicemente un hotel a Newport in cui chiunque può andare.

Ci sono campi in erba che ospitano l’ATP 250 e ci si può giocare per 120 dollari l’ora, ma non sono molti e non si possono prenotare tutto il giorno anche potendoselo permettere. E poi, visto dove si trova la Hall of Fame, perché si dovrebbe avere con sé una racchetta?

La necessità di abbandonare Newport

Non sono certo un paladino della Disney-ficazione, ma sono convinto che la International Tennis Hall of Fame debba volgere lo sguardo al World Golf Village, almeno in minima parte. Sfortunatamente, vorrebbe poter dire abbandonare Newport.

La Hall of Fame non ha sede a Newport per caso. Il primo campionato di singolare US National si è infatti giocato li nel diciannovesimo secolo. Da questo punto di vista, assomiglia alla Pro Football Hall of Fame a Canton, Ohio (dove è stata creata la NFL nel 1920), e alla popolarissima Baseball Hall of Fame a Cooperstown, New York (dove si dice sia stata giocata la prima partita di baseball di Abner Doubleday, anche se non è certamente vero). Canton non ha fascino, ma Cooperstown ne ha da vendere. L’immagine cittadina ruota completamente intorno alla presenza della Baseball Hall of Fame. 

Lo stesso si potrebbe dire della Hall of Fame di tennis, che però è uno sport più vicino al golf di quanto lo sia al football o al baseball. Nessun visitatore delle hall of fame di football o baseball penserebbe di raggruppare 22 o 18 persone per fare una partita (a meno di non essere genitori dei bambini iscritti alla Little League di baseball).

Al contrario, gli appassionati di golf in visita alla World Golf Hall of Fame vogliono sicuramente giocare a golf. E se andassi alla Hall of Fame di tennis, mi piacerebbe giocare sui campi dove giocano i professionisti, specialmente se sono campi in erba. Affinché succeda però, la Hall of Fame di tennis deve rientrare nei miei piani, non essere solo una visita di passaggio mentre sto andando da qualche altra parte.

Durante il secolo scorso il tennis è diventato troppo grande per Newport. Nel 1914 il campionato di singolare si è trasferito a New York (fino a diventare gli attuali US Open). La Hall of Fame è rimasta ed è diventata la sede di un ATP 250. Non mi è chiaro perché non venga organizzato anche un torneo femminile, visto che le donne sono tra i membri della Hall of Fame. Ci saranno di sicuro molteplici “ragioni” (cioè soldi), ma è comunque ridicolo. Anzi, fosse per me farei un evento congiunto uomini e donne durante la settimana di investitura, ma il problema è che nella struttura di Newport non ci sarebbe spazio.

Deve esserci da qualche parte nel mondo un altro complesso con più fascino del World Golf Village, che abbia una struttura dedicata al tennis, ristoranti e hotel sul posto e campi da tennis a dismisura. Anni fa ci fu una potenziale opportunità a Ponte Vedra Beach, in Florida, dove si trovano gli uffici dell’ATP. Quando fu costruita all’inizio degli anni ’90, la sede dell’ATP aveva molti campi con diverse superfici.

Sawgrass, dove si gioca il The Players Championship e dove si trova la PGA, è letteralmente in fondo alla strada. Il contesto è molto accogliente e sufficientemente lontano da Jacksonville da renderlo una destinazione. A pochi chilometri c’è anche l’oceano Atlantico. Poteva essere un sito perfettamente adatto a creare una International Tennis Hall of Fame di grande portata, senza che diventasse l’equivalente di Disney World.

Una metà turistica con richiami storici

Purtroppo, anche a causa della struttura di allenamento della USTA a Orlando, quei campi furono poco utilizzati e poi venduti (o affittati) a una scuola privata locale, che li ha completamente asfaltati per la squadra di tennis del liceo. La sede dell’ATP è ora in un bell’edificio circondato da alberi dalla parte opposta della strada.

Non nego che potrebbe essere arduo trovare un complesso con lo stesso fascino di Newport ma che possegga anche gli elementi di cui si è discusso, e sospetto che sia quasi impossibile negli Stati Uniti, in particolare se si tiene conto di un sito con importanza storica per il tennis. Ma la Hall of Fame di tennis non deve per forza essere negli Stati Uniti – dove si trovano le altre Hall of Fame – perché il tennis è uno sport veramente internazionale.

Il golf si è impegnato a rendere la sua Hall of Fame una meta turistica. Non servivano richiami di tipo storico ed è stata costruita essenzialmente dal nulla. Per il tennis questo sarebbe un po’ ambizioso, ma suggerirei maggiore flessibilità sugli aspetti storici, perché gli appassionati sono più interessati all’esperienza di visita della Hall of Fame di quanto non lo siano della storia legata alla sede. E invece che promuoverla con slogan come “Mentre siete in zona…”, perché non “Portatevi la racchetta…”? ◼︎

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