Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Probabilmente il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

L’incertezza attuale non si riflette sui risultati delle partite di tennis

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Pubblicato il 25 gennaio 2021 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati

// Nella seconda parte del 2020, entrambi i circuiti maggiori sono riusciti a mettere insieme una stagione degna di nota, dando la possibilità di confronto competitivo a giocatori che hanno vissuto quarantene ben diverse tra loro, alcuni impossibilitati ad allenarsi per un pò, altri positivi al Covid-19, altri ancora fermati da un intervento al ginocchio. 

Alla ripresa delle ostilità, non sapevamo esattamente cosa aspettarci. Sono sicuro che non lo sapevano nemmeno alcuni giocatori. Però, quando consideriamo la stagione 2020 nella sua interezza (con l’aggiunta di un paio di settimane del 2021), ciò che è successo in campo è molto simile a quello che era successo prima. Con decine di giocatori in stretta quarantena per due settimane, gli Australian Open potrebbero cambiare la situazione. Seppur in cinque mesi di continuo adattamento a sfide logistiche di qualsiasi natura, il gioco espresso non è stato molto diversi da quanto si sarebbe ipotizzato a gennaio 2020. 

Confronto tra valori Brier

La mia statistica di fiducia per la “pronosticabilità” è l’indice Brier, che da un lato misura l’accuratezza (ha vinto il favorito?), dall’altro il grado di sicurezza (se pensiamo che quattro giocatori siano favoriti al 75%, tre di loro hanno poi effettivamente vinto?). I pronostici pre-partita sono calcolati sulla base delle mie valutazioni Elo che, lungi dall’essere l’ultima parola in materia, vanno più che bene per lo scopo odierno. I miei pronostici complessivi per il circuito solitamente si aggirano su un’indice Brier di 0.21, ben migliori dello 0.25 che deriva dal caso associato a un’estrazione a sorte come il lancio della moneta. Un valore più basso indica più precisione e livelli di confidenza meglio calibrati.  

Questi sono i valori dell’indice Brier per l’intero circuito maschile e femminile dalla ripresa avvenuta verso la fine dell’estate:

  • ATP: 0.213 (dal 2017 – alla prima metà del 2020: 0.212)
  • WTA: 0.192 (dal 2017 – alla prima metà del 2020: 0.212)

Il livello di pronosticabilità del circuito maschile è invariato al punto da destare qualche sospetto, mentre la WTA è stata un po’ più facilmente pronosticabile. Occorre fare attenzione però, perché non è un confronto omogeneo. Il calendario femminile post-Covid ha avuto meno tornei rispetto a quello pre-Covid, mentre quello maschile è stato più simile alla normalità di prima della pandemia. 

Guardiamo alcuni degli aspetti che invece trovano riscontro, come il fatto che la maggior parte dei giocatori di vertice abbia partecipato ai tornei più importanti dalla ripresa, vale a dire gli US Open, il Roland Garros, gli Internazionali d’Italia, il Cincinnati Masters (giocato a New York) e il Masters di Parigi Bercy. La tabella riepiloga l’indice Brier di ciascun evento per il 2019 e il 2020. 

Torneo           ATP 19   ATP 20     WTA 19   WTA 20
Cincinnati       0.244    0.210      0.244    0.252
US Open          0.210    0.167      0.178    0.186
Roland Garros    0.163    0.199      0.191    0.226
Int. Italia      0.209    0.274      0.205    0.232
Parigi Bercy     0.226    0.199      -        -  
---
Totale           0.204    0.202      0.198    0.218

(se servono altri numeri, ho fatto calcoli simili in agosto dopo i tornei di Palermo, Lexington e Praga)

Cosa ne emerge?

I valori dell’indice Brier sono caratterizzati da rumore statistico. Sul singolo torneo possono incidere pesantemente alcune sconfitte a sorpresa di lusso. 

  • I giocatori mostrano estrema stabilità di risultato. 
  • La situazione femminile invece è più complicata di quanto pensassi. 

Che si guardi a tutto il circuito dalla ripresa o che ci si concentri solo sui tornei più grandi, quanto è accaduto tra gli uomini non lascia dubbi. Rientri dopo lunga assenza dalle competizioni, imposizione della bolla, eliminazione dei raccattapalle e dei giudici di linea…niente di questo ha scalfito lo status quo. 

La pronosticabilità del circuito femminile è di tutt’altro pianeta. È stato più facile pronosticare i 12 eventi più importanti tra Palermo a luglio e Abu Dhabi a gennaio che quelli di un campione casuale, ad esempio, dal 2018. I quattro tornei con il tabellone più ampio però sono usciti dalla strada maestra considerevolmente di più di quanto hanno fatto nel 2019 (o anche nel 2017 e nel 2018). 

Conclusioni

Detto questo, provo ad abbozzare delle conclusioni:

  • i tornei di punta, con il maggior numero di scontri diretti tra giocatori più forti, sono leggermente più pronosticabili degli altri tornei
  • di conseguenza, il circuito femminile post-Covid non è stato così prevedibile quanto può esserlo sembrato a prima vista. È stato solo a senso unico nei tornei che hanno richiamato (quante più) giocatrici di vertice. Se si fosse riuscito a organizzare eventi in modo più capillare, con la partecipazione di più giocatrici tra cui quelle di retrovia, l’indice Brier alla ripresa sarebbe stato più alto. Forse anche più del corrispondente pre-Covid
  • la conclusione più incerta è che sulla pronosticabilità dei risultati maschili e femminili potrebbe aver influito la disponibilità di tornei in cui giocare. I giocatori di vertice sono riusciti in qualche modo a riprendere la loro routine, pur nella stranezza di stadi vuoti e della necessità di sottoporsi a tamponi. La maggior parte delle giocatrici non ha di fatto avuto la possibilità di giocare più di due o tre settimane di fila. 

Anche dopo sei mesi dal tornei di Palermo, non ci sono dati a sufficienza. E quando arriveremo ad avere abbastanza partite per fare valutazioni puntuali, alcune cose saranno tornate alla normalità (si spera!), complicando ancor di più l’analisi. Ciononostante, rispetto ai valori Brier ottenuti sui tornei alla ripresa ad agosto, i risultati ora sono molto più coerenti. E per gli Australian Open, anche con quarantena e tutto il resto, mi aspetto un torneo prevedibile. Almeno per gli uomini. ◼︎ 

The Post-Covid Tennis World is Unpredictable. The Match Results Are Not.

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