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Novak Djokovic e una corsa agli Slam sempre più ravvicinata

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Pubblicato il 30 gennaio 2019 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati

// Non serve uno statistico, e neppure un foglio di calcolo, per accorgersi che la vittoria degli Australian Open 2019 è stata per Novak Djokovic tra i percorsi più agevoli in uno Slam. Si può eventualmente discutere se la demolizione in tre set operata in finale ai danni di Rafael Nadal sia dovuta più al dominio inarrestabile di Djokovic o a una prestazione sottotono di Nadal (magari ancora in recupero da dolori vari). Vanno però considerate anche le altre partite, e l’unico avversario di Djokovic in sei turni tra i primi 18 del mondo è stato Kei Nishikori, che si è ritirato dopo 52 minuti.

Nel classico elenco dei titoli dello Slam, la qualità degli avversari non compare. Roger Federer ne ha 20, Nadal 17 e Djokovic ora 15. Come ho scritto in precedenza, la corsa in realtà è più ravvicinata ancora di così, perché gli avversari di Nadal e Djokovic, in media, sono stati più forti di quelli di Federer.

La correzione per la difficoltà degli avversari

Il mio indice “Slam corretti” è una stima della probabilità con cui un tipico vincitore di Slam sconfigge i sette avversari che un giocatore ha affrontato, rispetto alla valutazione Elo specifica per superficie alla vigilia della partita (ho usato la stessa metodologia per i Master 1000).

La spiegazione è lunga e complicata, l’idea di fondo è invece semplice. Alcuni Slam rappresentano un risultato più prestigioso di altri, sia perché alcune epoche offrono un livello competitivo maggiore, sia perché alcuni tabelloni sono estremamente difficili.

Un titolo Slam contro un insieme medio di avversari vale esattamente 1. Partite più impegnative valgono più di 1, e più facili valgono meno di 1. La tabella mostra l’attuale conteggio Slam, insieme all’indice di difficoltà media e al totale corretto.

Giocatore  Slam  Diff. media  Tot. corretto   
Federer 20 0.88 17.7
Nadal 17 1.01 17.1
Djokovic 15 1.11 16.6

(Questi numeri non coincidono con altri che ho pubblicato in passato, perché ho migliorato la precisione del mio sistema di valutazioni Elo. Il totale corretto è diminuito per tutti e tre i giocatori, perché la versione migliorata dell’algoritmo ha eliminato un po’ di quell’”inflazione” Elo che aveva gonfiato i risultati più recenti.)

Hanno dovuto giocare uno contro l’altro spesso negli Slam, ma è Djokovic ad aver avuto il cammino più duro. La difficoltà media dei suoi primi 12 Slam vinti è stata di 1.2, più alta di tutti gli Slam di Nadal tranne tre e di tutti gli Slam di Federer tranne uno, oltre a tutti gli Slam di Pete Sampras tranne due.

Solo di recente Djokovic è riuscito ad aumentare il totale senza dover ogni volta scalare una montagna. Gli Australian Open 2019 valevano 0.84 Slam, solo il quarto tra quelli conquistati in cui gli avversari erano sotto la media. Ma comunque più difficile di Wimbledon o degli US Open 2018, che valevano rispettivamente lo 0.77 e lo 0.65.

Difficilmente il conteggio attuale rimarrà definitivo

Naturalmente, è poco probabile che il conteggio attuale, nella versione semplice o in quella corretta per difficoltà, sia quello definitivo per questi tre giocatori. Nella classifica degli Slam corretti però è più probabile che le posizioni rimarranno molto ravvicinate. Con una competizione generalmente indebolita e giocatori come Andy Murray e Stanislas Wawrinka non più presente regolari nella seconda settimana, gli Slam non sono come quelli di una volta. Qualche anno fa infatti non era insolito per un giocatore dover battere più di uno dei Fantastici Quattro e aggiungere almeno 1.2 al suo totale corretto.

Nel 2018, la difficoltà di uno Slam è stata a malapena metà del livello più alto visto dal 2010 in avanti, come riepiloga la tabella.

Anno    Diff. media   
2002 0.73
2003 0.65
2004 0.82
2005 0.95
2006 0.77
2007 0.93
2008 1.05
2009 1.00
2010 0.95
2011 1.19
2012 1.23
2013 1.22
2014 1.28
2015 1.12
2016 1.27
2017 0.91
2018 0.69

Le cose potrebbero cambiare, specialmente se Djokovic vince il Roland Garros a spese di Nadal (niente genera valori alti corretti per avversari come battere Nadal sulla terra). È più probabile però che questi tre giocatori potranno incrementare il loro totale di incrementi di 0.6 o 0.7. Se da un lato è sufficiente a portare Nadal o Djokovic in cima alla classifica alla fine del 2019, dall’altro non basta per un distacco sostanziale.

È un bene che il dibattito sul migliore di tutti i tempi non verta solo sul totale degli Slam, perché quando viene corretto nel modo giusto in funzione della difficoltà di vincerne uno, rende la scelta di un nome incredibilmente complicata. ◼︎

Novak Djokovic and the Narrowing Slam Race

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