Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

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I 128 del tennis — Introduzione

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Pubblicato l’1 febbraio 2022 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati

A inizio anno, Jeff Sackmann si è imbarcato in un immenso progetto di elaborazione di una classifica dei 128 giocatori e giocatrici più forti di tutti i tempi, ponendosi l’obiettivo di terminare a dicembre 2022. Con una media di più di 2000 parole per singolo profilo, si tratta di una vera e propria enciclopedia di chi è chi nel tennis, dalla sua nascita a oggi. Per limiti di tempo e più evidenti limiti di talento, settesei.it propone una selezione delle figure maggiormente rappresentative per vicinanza d’epoca e notorietà, n.d.t.

// Sapete di cosa ha davvero bisogno il tennis? Di altre discussioni su chi sia il più forte di sempre. Sul serio! Potrei riprendere o abbandonare il dibattito tra Djokovic-Federer-Nadal, e non mi serve leggere un’altra parola su Serena Williams contro Margaret Court. La conquista della grandezza però è l’elemento definitorio dello sport di élite, e apprezzare lo sport ai suoi livelli massimi è parte essenziale della passione alla base del tifo.

Troppa storia del tennis è andata persa, dimenticata o resa oggetto di scherno. I 150 anni di storia del tennis, dalle sue origini inglesi di sport sull’erba, sono pieni di figure eccezionali, campioni sottovalutati ed eroi locali, che mi fanno venire voglia di saperne di più. Mi piacerebbe avere una maggiore comprensione delle epoche iniziali, specialmente quelle antecedenti alla nascita dell’era Open nel 1968.

Ecco perché l’avventura de I 128 del tennis, cioè il conteggio alla rovescia dei 128 più forti della storia. È un elenco che include uomini e donne, e considera più di cento anni di gioco, dal 1919 [1] ai giorni nostri. L’idea è di pubblicare un profilo di ciascuno, chi sono stati, i risultati che hanno ottenuto e come si inseriscono nel panorama complessivo della storia del tennis.

Se vi sembra di aver già visto una cosa simile, nel 2020 e 2021 Joe Posnaski ha intrapreso un progetto analogo per il baseball, selezionando i suoi 100 migliori giocatori. Qualche mese fa è diventato un libro enorme, The Baseball 100, che vi consiglio di comprare. Ho tratto ispirazione dal lavoro di Joe per questa serie di articoli. Non essendo altrettanto bravo a scrivere, ho aggiunto un 28% di giocatori a compensazione.

Temerarietà o follia?

Se invece pensiate che sia temerario al punto da essere quasi sciocco provare a classificare 100 anni di giocatori di tennis, avete proprio ragione, è privo di senso. Ci sono state carriere brevi e lunghe, numeri 1 senza Slam e vincitori di più Slam che non hanno mai raggiunto il numero 1. C’è stata l’era dilettantesca e poi l’era Open, e ci sono stati diversi circuiti professionisti separati tra loro durante l’era dilettantesca che hanno comportato che alcuni dei migliori non giocassero mai contro per una decina di anni. E ci sono almeno 20 giocatori con ragionevole diritto ad ambire alla prima posizione.

Ogni elenco di questo tipo è inevitabilmente soggettivo. Ho cercato però comunque di rendere il mio più obiettivo possibile. La classifica emerge principalmente da un algoritmo che incorpora tre fattori: il massimo raggiunto da un giocatore, i suoi cinque anni migliori, e tutta la carriera. Sono componenti misurate con il metodo di valutazione Elo. Ho imposto una soglia decisamente alta perché una stagione rientrasse nel computo, e non ci sono valori negativi per stagioni non buone. Mi interessava la bravura di un giocatore al suo massimo, non se ha continuato a giocare troppo a lungo a fine carriera.

La classifica è quasi integralmente basata sui risultati di singolare. Il doppio in passato era più rilevante di adesso, ma la grandezza si è sempre definita in primo luogo come eccellenza in singolare. Ci sono alcuni casi in cui ho privilegiato il giocatore migliore in doppio. Ho anche spostato un (molto limitato) gruppetto di giocatori più in alto per il loro contributo allo sport al di fuori del campo.

La legge di Federer

In generale, mi sono attenuto alla legge di Roger Federer per cui il paragone è solo fra giocatori della stessa epoca. Va detto francamente che i giocatori di oggi sono più forti: traggono beneficio da piani nutrizionali e di allenamento personalizzati, tecnologia d’avanguardia nei materiali, allenatori di alto livello già da adolescenti e tutta la conoscenza tattica accumulata da chi ha giocato prima di loro. A questo riguardo, Novak Djokovic è più forte di Bill Tilden senza appello, è così lo è Adrian Mannarino. Non è però un metodo di analisi interessante per affrontare il problema. I 128 del tennis riflettono la presenza di epoche forti ed epoche debole, ma la dimensione finale di ogni giocatore arriva dal suo rendimento nei confronti dei suoi colleghi.

Le valutazione per i giocatori dell’era dilettantesca fanno affidamento nell’esauriente database che ho messo insieme e che risale fino al 1910, oltre all’incredibile registro di TennisArchives.com e al libro di Chris Jordan, The Professional Tennis Archive. Non sono archivi perfetti o completi, specialmente per il tennis maschile precedente la Seconda Guerra Mondiale. Ma sono più che sufficienti per consentire un paragone tra i più forti di sempre. Alcuni dettagli che potrebbero incuriosirvi: diversi giocatori in attività sono parte dell’elenco, che ho finalizzato all’inizio della stagione 2022. Se però qualche giocatore ottiene risultati eccezionali prima che ne sveli la posizione, lo sposterò in modo da considerarli. Qualcosa da tenere a mente quando Andy Murray vince altri tre Slam.

Per alcuni giocatori noti è stato difficile assegnare una posto pre-1919 o post-1919. Se i risultati post-1919 li hanno fatti entrare nell’elenco, allora ho usato la loro carriera per avere una classifica. Se invece non giocarono così bene, dovranno attendere che qualcuno faccia un nuovo elenco. Molti giocatori hanno perso gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Ho fatto qualche piccolo aggiustamento per alcuni, ma, in generale, la valutazione dei giocatori si fonda esclusivamente sul loro rendimento in campo. Capisco non sia giusto per chi è arrivato al vertice del suo gioco all’inizio degli anni 1940, ma già è difficile determinare accuratamente il posto che occupa un giocatore rispetto a quanto ha ottenuto, ancor di più farlo su quello che avrebbe potuto ottenere. Lo stesso ragionamento vale per quegli infortuni che hanno profondamente alterato o addirittura reso fine a una carriera, per quanto ingiusto.

Non ci sono risposte definitive

Addentrarsi nei meandri dei meccanismi di un sistema di valutazione e dei suoi casi limite è un grande stimolo per me, ma non voglio allontanarmi dallo scopo principale. Ci sono diverse dozzine di giocatori fuori dal comune che non sono entrati nell’elenco ma che ne potrebbero far parte. Se non trovate il vostro giocatore, non perdete il controllo: non è perché non è bravo abbastanza, ma sono proprio io ad avercela personalmente con voi! Non c’è grande differenza tra il #97 e il #127, o tra il #50 e l’#80. Più ci si avvicina al vertice, più è probabile che una singola posizione abbia un peso più significativo ma, anche qui, differenze tra ere — senza parlare poi tra uomini e donne — non permettono una risposta definitiva.

Siamo pronti allora? Il programma è di arrivare al #1 per dicembre, e intendo dicembre 2022, con tre installazioni alla settimana. Non ricordo l’ultima volta in cui ho provato così tanto entusiasmo per un nuovo lavoro. Spero che prenderà anche voi egualmente. ◼︎

Note:

[1] Perché il 1919? È un punto di partenza conveniente, la prima stagione integrale dopo la Prima Guerra Mondiale, e fornisce circa 100 anni di contenuti. Ci furono grandi giocatori prima della guerra naturalmente, e non c’è una chiara linea di confine tra tennis pre-moderno e tennis moderno. Il gioco però è cambiato talmente tanto che se un confronto tra Helen Wills e Billie Jean King o Serena, è molto più ardito ricomprendere Lottie Dod).

Introducing The Tennis 128

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