Pubblicato il 16 marzo 2021 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// In un precedente articolo, ho scritto dell’ottimo inizio di stagione di Garbine Muguruza, oltre a introdurre un nuovo metodo per quantificare il livello di forma rispetto a un periodo di tempo relativamente corto. Invece di usare Elo, che considera tutte le informazioni a disposizione su una giocatrice, la mia nuova statistica — che ho chiamato stElo — tiene conto di ogni prestazione delle altre giocatrici, ma limita al rendimento di breve di una giocatrice ciò che sappiamo su di lei. I parametri per il calcolo, come ad esempio il k-value, sono gli stessi che rendono le valutazioni Elo “regolari” il più predittive possibile.
In altre parole, guardiamo alle 22 partite di Muguruza nel 2021 (al momento della stesura, Muguruza ha poi superato i primi due turni a Miami, n.d.t.) come se prima non avesse mai giocato un torneo WTA. Facendo leva sulla bravura delle avversarie affrontate da ciascuna giocatrice, questo metodo mette il record di 18 vinte e 4 perse di Muguruza al primo posto nel 2021, anche meglio delle dieci vittorie di fila di Naomi Osaka [1] (che è ora al terzo turno a Miami, dopo un’altra vittoria e un ritiro, n.d.t.). Si tratta di un inizio di stagione poderoso, certamente sottostimato dalla classifica ufficiale e forse anche dalla Race, ma non voglio assegnarli troppa importanza perché un titolo su cinque tornei non è esattamente un primato storico. D’altro canto, è un buon modo per prendere confidenza con una nuova statistica che potrà essere preziosa in molti confronti legati al tennis.
Garbine contro Garbine
Muguruza ha vinto Slam nel 2016 e 2017 e per un po’ di tempo è stata numero uno del mondo a settembre 2017. Sono risultati di gran lunga superiori ai recenti titoli di Dubai e dello Yarra River Classic. La domanda è: giocava molto meglio qualche anno fa? La risposta: no! Ho applicato stElo a tutte le sequenze di 22 partite nella carriera di Muguruza. Sempre nell’ottica in cui non abbiamo un contesto di riferimento, per cui non sappiamo nulla in più di quelle 22 partite, la sequenza migliore è stata verso la fine del 2015, quando ha raggiunto la finale di Wuhan, vinto a Pechino e superato imbattuta il girone delle Finali di stagione. In quel caso il punteggio stElo era di 2172, di poco migliore dello stElo di 2160 ottenuto per le partite del 2021.
I momenti migliori della sua carriera non reggono però il confronto, come mostrato dalla tabella.
Elo V-P Periodo 2172 17-5 2015 Wimbledon R16 - WTA Finals RR 2160 18-4 2021 Abu Dhabi R64 - Dubai F 2148 18-4 2017 Birmingham R32 - Cincinnati F 2122 19-3 2017 Wimbledon R128 - USO R16 (#1) 2084 17-5 2017 Miami R64 - Wimbledon F 2076 16-6 2016 Doha QF - Roland Garros F
Non è riportata ogni sequenza di 22 partite, perché sarebbe un elenco lungo e noioso e le strisce in parte si sovrappongono, spesso con poche differenze rilevanti. È istruttivo però osservare la durata di quelle che hanno segnato i passaggi più importanti della sua carriera. La migliore è la sequenza di 22 partite terminate con la netta vittoria di Muguruza per 6-1 6-0 contro Simona Halep nella finale di Cincinnati, che ha dato il via all’ascesa per il primo posto della classifica mondiale, che però è arrivata solo dopo la conclusione degli US Open 2017. È stata una striscia vicina al livello attuale. Le 22 partite che hanno preceduto il momento in cui Muguruza è diventata la numero 1 ufficiale hanno un punteggio leggermente più basso (ha perso contro Petra Kvitova agli US Open 2017, che era meno perdonabile allora di quanto non lo sarebbe ora), e le strisce che contengono le due vittorie Slam sono ancora più indietro nell’elenco.
Non fraintendetemi, Muguruza ha avuto un rendimento molto buono per tutte quelle sequenze. Ma andando più a fondo nei numeri, troviamo che il suo livello attuale è simile a quello dei periodi migliori in assoluto.
Garbine contro il resto del mondo
Le statistiche acquistano molto più potere informativo se inserite in un contesto. Molti tra coloro che conoscono le valutazioni Elo hanno familiarità con determinate soglie di punteggio: ad esempio 2100 o più è fenomenale, 2000 o più è da primi 10, 1900 o più va bene all’incirca per i primi 20, e così via. Possiamo applicare lo stesso concetto a stElo. Se il valore stElo delle 22 partite di Muguruza dall’inizio dell’anno è di 2160, significa veramente che, quando quelle seppur poche informazioni vengono inserite nella formula, Elo ritiene che il livello di Muguruza sia vicino a quello della migliore del mondo.
Quantomeno…della migliore del mondo al momento. Perché ora come ora non c’è nel tennis femminile una forza dominante, e quindi non vediamo giocatrici posizionarsi su valori Elo più alti di sempre. All’apice della loro carriera, Martina Navratilova e Steffi Graff hanno raggiunto un punteggio Elo di 2600, superiore di più di 400 punti a quello attuale di Osaka di 2189. Non dovrebbe sorprendere quindi sapere che Navratilova, Graf, Serena Williams, Chris Evert e molte altre hanno messo insieme sequenze di 22 partite che fanno sembrare la stagione 2021 di Muguruza quasi amatoriale [2].
Circa 100 giocatrici fra quelle contenute nel mio database, che arriva al 1950, hanno avuto una sequenza di 22 partite migliore di quella di Muguruza. In cima figura il finale della stagione 1983 di Navratilova, con uno stElo di 2445. Appena dietro c’è Monica Seles, salita a 2438 con una striscia che dalla fine del 1992 è proseguita fino al 1993. Altre tre hanno raggiunto i 2400, 27 hanno superato i 2300 e 46 hanno avuto una striscia con punteggio stElo di almeno 2200.
La tabella riepiloga le 15 giocatrici in attività che hanno giocato almeno allo stesso livello di Muguruza nella loro migliore sequenza di 22 partite.
stElo Giocatrice V-P Anno(i) 2389 S. Williams 21-1 2001-02 2386 V. Williams 22-0 2000 2335 Clijsters 20-2 2002-03 2332 Azarenka 22-0 2012 2234 Zvonareva 18-4 2008 2217 Kuznetsova 19-3 2004 2217 Osaka 20-2 2019-20 2209 Stosur 20-2 2010 2205 Kvitova 19-3 2011-12 2205 Halep 20-2 2018 2196 Garcia 18-4 2017 2186 Barty 19-3 2019 2180 Kerber 18-4 2015-16 2174 Suarez Navarro 18-4 2015 2172 Muguruza 17-5 2015
Con la premessa che non ho trascorso molto della mia vita a riflettere sulla migliore sequenza di 22 partite nella storia del tennis femminile, mi sembra di poter dire che è un elenco credibile. In particolare, mi piace come stElo riesce a fattorizzare la bravura dell’avversaria al punto che un record di 18-4, come quello di Vera Zvonareva nel 2008, è superiore a molti dei record 20-2 (e batte anche dei 22-0 del periodo precedente all’era Open) [3].
Spero che questa nuova statistica susciti in voi lo stesso interesse. La userò ancora, perché sono convinto che abbia valore anche oltre il rendimento di una sola giocatrice per una durata temporale arbitrariamente definita. ◼︎
Note:
[1] si escludono i ritiri pre-partita, così come viene fatto per Elo
[2] sono consapevole che un articolo basato su una durata casuale di 22 partite è ridicolo. Si potrebbe fare lo stesso con una sequenza più rotonda di 20 partite, anche se si perderebbe un modo intuitivo di far rientrare nella discussione quanto fatto da Muguruza nel 2021. E diciamocelo, 20 è casuale tanto quanto 22
[3] nel link c’è qualche partita in più, ma la sequenza di 18-4 parte dai quarti di finale di Guangzhou e termina con la semifinale delle Finali di stagione. Anche in questo caso, stElo tralascia i ritiri.