Pubblicato il 2 marzo 2019 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Around the Net è il nuovo appuntamento settimanale di @tennisabstract per rilanciare contenuti analitici di tennis apparsi in varie modalità su internet. Dell’abbondanza di stimoli disponibili nella versione originale, @setteseitennis propone una sintesi. Il numero 1 e 2.
Articoli tradotti in italiano
- Il metodo migliore per determinare la pressione al servizio (Kovalchik)
- La ricetta di Aliaksandra Sasnovich per le ciambelle (Heel)
- Belinda Bencic ha vinto un torneo storicamente difficile, ma non era quello di Dubai (Sackmann)
Dati
- Match Charting Project: il database è aumentato di più di 50 partite nell’ultima settimana, da 5143 a 5194. Tra le aggiunte più significative la 100esima partita di Elina Svitolina, tutte le finali del circuito maggiore della settimana scorsa e diversi classici di Pete Sampras a completamento di tutte le semifinali da lui giocate a Wimbledon.
Spallinature
- Nick Kyrgios ha battuto Rafael Nadal ad Acapulco, ma non ha giocato esattamente meglio dell’avversario. L’indice di dominio (Dominance Ratio o DR) di Nadal per la partita è stato di 1.36, il più alto di qualsiasi sconfitta subita in carriera (solitamente, un DR maggiore di 1.0 corrisponde a una vittoria).
- La vittoria a sorpresa ottenuta da Kyrgios porta il record di partite completate contro i Grandi Tre (i Fantastici Quattro senza Murray) a 6-6. Solo altri tre giocatori (oltre a Novak Djokovic e Nadal) hanno vinto almeno la metà delle partite contro il famoso trio, con almeno cinque partite giocate. Kyrgios si unisce ad Alex Corretja, Yevgeny Kafelnikov e Dominik Hrbaty.
- Nadal non è l’unico ad aver perso con un po’ di sfortuna. Henri Kontinen e John Peers hanno perso al primo turno del doppio a Dubai contro Purav Raja e Jeevan Nedunchezhiyan pur avendo vinto il 59% dei punti totali, 20 in più dei loro avversari.
- Gael Monfils ha scoperto che auto-incitarsi al momento giusto può dare al suo dritto un po’ di velocità addizionale.
- La settimana scorsa a Bergamo, il diciassettenne Jannik Sinner ha vinto il primo Challenger, diventando il più giovane vincitore di un torneo di questa categoria, il primo nato nel 2001, e il più giovane da quando Alexander Zverev ha vinto il primo Challenger a Braunschweig nel 2014.
- Felix Auger Aliassime è un po’ più vecchio ma, con la finale di Rio de Janeiro, è diventato il primo giocatore nato nel 2000 a entrare tra i primi 100 della classifica mondiale. ◼︎