Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Probabilmente il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Valutare l’impatto di un allenatore di tennis sul rendimento dei suoi giocatori

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Pubblicato il 25 maggio 2021 su HiddenGameOfTennis – Traduzione di Edoardo Salvati

// Ho dedicato buona parte del fine settimana scorso a escogitare sistemi con cui valutare l’efficacia di un allenatore di tennis sul circuito professionistico. A differenza degli sport di squadra, non è così semplice come contare vittorie e sconfitte durante la permanenza nella rosa di un determinato giocatore o giocatrice. I giocatori di tennis infatti non affrontano tutti la stessa combinazione di avversari, o anche gli stessi avversari all’interno di una singola stagione della loro carriera. E, naturalmente, avrebbero vinto molte di quelle partite comunque, con o senza allenatore.  

Usare il metodo di valutazioni Elo, come già visto per i giocatori, può essere un buon punto di partenza. Senza troppe complicazioni, si potrebbe verificare la valutazione Elo di un giocatore prima dell’arrivo di un allenatore e dopo che la collaborazione è terminata. Purtroppo non è un metodo che funziona, perché l’azione si concentra tutta nel mezzo. La chiusura del rapporto può fornire informazioni preziose, ma raramente giocatori e allenatori si separano all’apice, quindi la valutazione in quel preciso istante non restituisce un quadro completo. Per questo vale la pena esaminare anche il livello medio del giocatore durante la collaborazione. 

Wim-cere a tutti i costi 

Proviamo a fare un esperimento con Wim Fissette, nello specifico quando ha allenato Angelique Kerber,

con risultati che in molti considererebbero di estremo successo. Kerber ha giocato 65 partite con Fissette come allenatore (escludendo i ritiri). Il primo passaggio è stato di calcolare il valore medio Elo delle avversarie di Kerber in quelle partite, per poi inserirlo — insieme alla valutazione Elo di Kerber all’arrivo di Fissette — nella classica formula di calcolo (che, se usate Excel, è la seguente: “=1/(1+(10^((Eloavversario-Elogiocatrice)/400)))”; può andare bene anche questo schema di riepilogo che ho creato). Applicando la formula a 65 partite, si ottengono 36.3 vittorie attese, rispetto al livello di gioco di Kerber quando Fissette ha iniziato a seguirla. 

Ora, replichiamo la stessa operazione altre due volte, una con Elo medio di Kerber durante la stagione con Fissette, l’altra con il suo Elo quando Fissette se n’è andato. Nel primo caso, ho considerato solo le settimane effettive di gioco (quindi di partecipazione a tornei), e solo il valore Elo in corrispondenza della pubblicazione della classifica WTA, non quello dopo ogni partita. In altre parole, se Kerber mostra un Elo di 2000 alla fine della seconda settimana, e non gioca più fino alla quinta settimana, l’allenatore non riceve meriti per un Elo di 2000 nella terza e quarta settimana, nelle quali Kerber non ha giocato tornei. Non so se includere anche quelle settimane farebbe differenza ma, intuitivamente, è più giusto (almeno per me) non considerarle. Inoltre, se Kerber inizia la settimana con una valutazione di 2000, vince una partita e sale a 2005, vince la successiva e va a 2010 e poi perde per concludere la settimana a 2008, i numeri rilevanti sono 2000 e 2008. 

Durante il periodo Fissette, abbiamo per Kerber 19 misurazioni Elo, che restituiscono 44.5 vittorie attese con il suo Elo medio e 45 vittorie attese con il suo Elo alla fine della collaborazione. Possiamo confrontarle con le vittorie attese di Kerber all’inizio (36.5) per vedere che tipo di miglioramento ha conseguito. Di norma, il valore medio Elo e il valore finale Elo non sono simili, e il fatto che Elo finale diminuisca eccessivamente la misurazione al termine della maggior parte dei rapporti tra giocatrice e allenatore rimane una elemento di eccessiva incertezza. Sono partito dunque assegnando un peso doppio alla differenza tra Elo medio e Elo iniziale rispetto alla differenza tra Elo finale e Elo iniziale. In questo caso il conteggio si traduce in 8.2 vittorie attese di cui Kerber ha beneficiato con Fissette come allenatore. In altri, senza quella ponderazione, Elo finale cancella quasi completamente qualsiasi incremento (se c’è stato) dalla misurazione di Elo medio, e non mi sembra corretto.

Picchi di eccellenza

Il fascino della semplicità di questo indice non deve trarre in inganno sul fatto che non solo Kerber ha giocato generalmente davvero bene in quel periodo (e anche alla fine), ma che era anche la più forte giocatrice del mondo. Ogni volta che ragiono in termini di media, penso anche ai valori massimi, perché voglio aggiungere un elemento rappresentativo della capacità di eccellere con continuità. Ho trovato un compromesso partendo dal calcolo del numero di vittorie che Kerber avrebbe conseguito nelle 65 partite al suo valore massimo Elo nel periodo considerato. Non ritengo che abbia senso dare pieno merito alla differenza tra questo numero e le vittorie attese legate a Elo iniziale, perché in parte è già espresso dall’indice di cui sopra.    

Per stabilire la quota parte di quel valore considerare, ho contato in quante delle 19 settimane Kerber ha avuto un Elo superiore alla media di almeno una deviazione standard e applicato la percentuale alla differenza tra le vittorie attese al valore massimo Elo e le vittorie attese quando è arrivato Fissette. 

Vi chiederete: “Perché solo una deviazione standard? Non è proprio l’ideale per esprimere un massimo”. Ho iniziato con due deviazioni standard ma mi sono accorto velocemente che questo sistema produceva zeri per quasi tutte le giocatrici, tra cui Kerber. E se l’allenatore di Kerber non riesce a ricevere un bonus per il massimo raggiunto dalla sua giocatrice, non so esattamente chi dovrebbe prenderlo. Sono passato poi a 1.5 deviazioni standard e i numeri erano così piccoli da non meritare troppa attenzione (Fissette avrebbe ricevuto 0.3 vittorie come bonus per il picco di Kerber). Il fatto è che la maggior parte dei contratti degli allenatori ha una durata ridotta e Elo non si muove così velocemente, e questo raramente genera settimane davvero fuori misura. In questo caso, la differenza tra le vittorie attese al picco massimo e le vittorie attese all’inizio della collaborazione con Fissette era di un incredibile 12.2, e Kerber ha avuto 3 delle 19 settimane di picco sostenuto, che vogliono dire altre 1.9 vittorie da computare, arrivando a 10.1 (= 8.2 + 1.9) vittorie attese. 

Ho parlato sinora di vittorie attese. Volevo però affrontare anche il tema delle vittorie effettive, da confrontare con quelle attese. Penso infatti che questa differenza, positiva o negativa che sia, potrebbe riflettere qualità intangibili dell’allenatore (e della giocatrice) che Elo non è in grado di inglobare appieno nelle sue valutazioni. Ho considerato il numero delle vittorie effettive (46) e sottratto le vittorie attese basate sul valore mediano Elo (44.5). Credo sia giusto che l’allenatore non riceva il 100% del merito, e quindi ho aggiunto metà di quel numero (1.5 / 2 = 0.7) al totale dell’allenatore, così da salire a 10.8 vittorie.

C’è un ultimo passaggio, abbastanza irrilevante per la coppia Kerber-Fissette, ma più importante per altri accoppiamenti: la necessità di annualizzare in riferimento a una stagione, invece che a un anno di calendario. A questo scopo, utilizzo 43 settimane come lunghezza di una stagione (all’incirca da gennaio a ottobre). Fissette ha allenato Kerber solo per una stagione, vale a dire 43.29 settimane, e il suo numero annualizzato rimane a 10.8. L’immagine 1 mostra il riepilogo dei numeri di Kerber, oltre a una semplice curva che evidenzia lo sviluppo Elo durante la collaborazione con Fissette.

IMMAGINE 1 – Rendimento di Kerber durante la collaborazione con Fissette

Konta-ddizione

Prima che Fissette allenasse Kerber, ha trascorso una stagione con Johanna Konta. Dopo aver allenato Kerber, si è dedicato per una seconda volta a Victoria Azarenka (dopo che la prima era stata molto remunerativa). Le immagini successive riepilogano i numeri di entrambe le collaborazioni.

IMMAGINE 2 – Rendimento di Konta durante la collaborazione con Fissette

IMMAGINE 3 – Rendimento di Azarenka durante la seconda collaborazione con Fissette

Non ho aggiunto questi grafici per screditare Fissette. Avrei potuto scegliere ad esempio la prima collaborazione con Azarenka, e ho il sospetto che avremmo visto un valore decisamente positivo. Il messaggio dei grafici è che alcuni allenatori si trovano meglio con alcune giocatrici più di altre (Kerber invece di Konta), e intervengono poi fattori del tutto non correlati con il tennis (come per Azarenka e il disagio della battaglia legale per la custodia del figlio, proprio nel mezzo del suo ritorno al professionismo). Per via del poco tennis giocato a causa della pandemia, non c’è ancora un verdetto definitivo per Fissette come allenatore di Naomi Osaka. Al momento, ha un indice praticamente neutrale di -0.1 vittorie annualizzate. Non so quale interpretazione dare, ma penso anche che seguire una giocatrice di vertice come Osaka e migliorarla è quasi impossibile, a meno che non diventi la nuova Serena Williams.

Altri allenatori

Non ho ancora voluto esplorare questa strada, in parte anche perché le tempistiche di inizio e fine collaborazione tra allenatori e giocatrici devono essere ricavate dalle notizie stampa, che sono spesso disponibili solo per le più forti e, anche per loro, abbastanza indefinite (non avevo mai fatto caso a quanti resoconti su internet sono senza data). Grazie al prezioso aiuto di Twitter almeno non devo fare la caccia al tesoro per sapere chi allena chi. Sono curioso di vedere che valutazione potrebbe avere Sam Sumyk da allenatore di Garbine Muguruza, che ha avuto dei momenti importanti durante la sua lunga collaborazione, ma anche passaggi a vuoto molto dolorosi da osservare. O anche Kamau Murray e Sloane Stephens, con un rapporto di alti e bassi, di rotture e riprese e ancora abbandono (e nel mentre Murray che abbandona Puig proprio prima degli US Open). E Sascha Bajin è un allenatore che raggiunge l’obiettivo? Da ultima, la mia coppia preferita, Sandra Zaniewska e Petra Martic, per cui mi aspetto un Elo finale molto vicino a Elo massimo. ◼︎

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